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Parco di San Rossore, boom di partecipazione per il nuovo piano: arrivati 630 contributi

Boschi, laghi, dune. Il 9 novembre prosegue (seppur on-line) il percorso d’informazione e partecipazione per il piano integrato del Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, che registra il record di contributi partecipativi

Lago di Massaciuccoli - © Enrico Nunziati - Pixabay

Il Parco naturale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli non è solo ricco di flora e fauna. È un luogo speciale, un unicom nel panorama regionale. Coi suoi 10 mila ettari di boschi è riconosciuto come riserva della biosfera dall’Unesco. E poi ci sono le aree umide (6 mila ettari), 30 chilometri di spiagge con dune, le foci dei fiumi Serchio e Arno. Da Viareggio fino a Livorno, il Parco occupa tutta la fascia costiera. Un territorio ricco e variegato, che forse proprio per queste sue caratteristiche ha ottenuto una partecipazione senza precedente da parte dei tanti portatori d’interesse. Per la definizione del nuovo piano integrato del Parco, infatti, attraverso il sito del Garante dell’informazione e della partecipazione della Regione Toscana sono arrivati 630 contributi.

La partecipazione è on-line

È con queste premesse che lunedì 9 novembre si svolgeranno due incontri sull’area di Marina di Tirrenia e Calambrone (ore 10.30) e sull’area di Coltano (ore 15). Dopo gli incontri in presenza del 19 ottobre nella Tenuta di San Rossore e a Vecchiano, a seguito del nuovo dpcm gli appuntamenti partecipativi organizzati da Regione Toscana si svolgeranno solo on-line, su piattaforma Zoom.

L’importanza dell’ascolto

A differenza di quanto avvenuto per gli altri parchi di Toscana, tutti gli incontri in programma per la definizione del piano del Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli non solo saranno aperti a tutti, ma non saranno rivolte a categorie specifiche. “Qua, anziché sui soggetti, ci concentreremo su ogni singolo territorio” spiega la garante Francesca De Santis. “Perimetrare gli incontri sul territorio è stata una scelta del Parco. Una decisione giusta, perché questo significa poter ascoltare meglio le istanze di ognuno”.

Record di contributi

E così sono chiamati a partecipare associazioni, ordine professionali, enti locali, operatori commerciali, istituzioni e tutti i cittadini interessati. “La risposta ottenuta durante l’apertura del form per la raccolta dei contributi è stata sorprendente”, aggiunge la garante. “In media raccogliamo una trentina di contributi per ogni parco, ma qua ne sono arrivate a centinaia”. Per l’esattezza 630. “Il Parco naturale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli ha caratteristiche uniche”, conclude De Santis. “Non solo dal punto di vista geografico e ambientale, ma anche perché è stato il primo Parco a dotarsi di un piano che, di fatto, assomiglia molto a un regolamento urbanistico. C’è un’attenzione maggiore ai dettagli declinati su scala comunale”.

Gli altri appuntamenti

Il doppio appuntamento di lunedì 9 novembre sono sarà l’ultimo. Sono infatti già in calendario altri incontri: il 23 novembre, il 14 dicembre e il 18 dicembre. Al centro degli incontri partecipativi ci saranno i territori di Viareggio, Marina di Torre del Lago, Massarosa, Vecchiano e il lago di Massaciuccoli.

Un cuore verde

Anche il direttore del Parco, Riccardo Gaddi, auspica che il livello di partecipazione si mantenga ad alti livelli. “Temevamo che l’impossibilità di organizzare incontri in presenza avrebbe limitato gli interventi, ma ci sbagliavamo. Sui temi legati al Parco c’è una grande dimostrazione d’interesse”, commenta il direttore. “Il Parco rappresenta il cuore verde di una città metropolitana che comprende Viareggio, Pisa, Livorno, San Giuliano, Vecchiano e non solo. Sono tutti centri abitati attorno al parco” prosegue Gaddi. “Ecco, noi ci confrontiamo con le necessità di questi territori organizzati in cui esistono chiaramente anche sensibilità e vocazioni differenti. La vocazione turistica di Viareggio, ad esempio, non sarà la stessa di Vecchiano o di Tirrenia. Il Parco è un insieme di sette fattorie. Non è quindi un caso – conclude Gaddi – che siano stato organizzati sei incontri in altrettante aree che, per caratteristica e natura, corrispondono ad ambiti territoriali diversi”.

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