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Pistoia e Siena in zona rossa: il presidente Giani firma le ordinanze

I provvedimenti, necessari per contenere la progressione del virus nelle zone dove gli indici di contagio sono in rapida evoluzione, saranno validi da sabato 27 febbraio fino a domenica 7 marzo compresa

Personale sanitario Covid - © Il Vagabiondo - Unsplash

È ufficiale: Pistoia e Siena diventano zona rossa per nove giorni a partire da domani, sabato 27 febbraio e fino a domenica 7 marzo compresa. Il presidente della Regione Eugenio Giani ha firmato oggi le due ordinanze con le quali si dispongono provvedimenti restrittivi in tutti i comuni delle due province.

Il provvedimento si è reso necessario in nome del “principio di precauzione” raccomandato dalle indicazioni tecnico-scientifiche contenute nelle disposizioni nazionali.

Zona rossa come a Chiusi e Cecina

Si è quindi deciso di adottare provvedimenti limitativi degli spostamenti delle persone nonché la sospensione di alcune attività per evitare l’ulteriore diffusione del contagio in zone dove si è registrato un forte peggioramento del quadro epidemiologico.

Sono state quindi stabilite anche per queste due province le misure restrittive per il contenimento del contagio previste a livello nazionale per le aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, secondo quanto previsto dal Dpcm del 14 gennaio 2021 (articolo 3). Si tratta delle stesse misure già in vigore nei Comuni di Chiusi e di Cecina e che, come si legge nel testo delle ordinanze, potranno essere eventualmente reiterabili sulla base dell’evoluzione del contesto epidemiologico.

Cosa si può e non si può fare in zona rossa

Fra le altre restrizioni è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dal territorio comunale, nonché all’interno del medesimo salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.

È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno. Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Restano aperti edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.

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