Attualità/

The State of the Union a Firenze: Metsola ricorda David Sassoli. Giani: “Vogliamo un’Europa più forte, unita, solidale”

Dopo l’apertura di ieri, altra giornata di riflessioni e dialogo sul tema Europa a Firenze. Presenti a palazzo Vecchio alte cariche europee tra cui la presidente del Parlamento Roberta Metsola e la Commissaria europea Elisa Ferreira

La presidente del parlamento europeo - © salvatore bruno

Il 9 maggio 1950 nacque l’Europa comunitaria. Tra qualche giorno l’Europa spegnerà 72 candeline, lo farà in un clima difficile, drammatico. Nel bel mezzo di una guerra. “Quest’anno la Festa dell’Europa del 9 maggio è un momento vivo di affermazione della necessità che l’Europa viva il suo salto di qualità, che diventi effettivamente uno di quei soggetti che attraverso la rappresentanza del popolo, non mediata ma attraverso elezioni dirette, attraverso un rafforzamento delle condizioni per decidere, attraverso l’accoglienza nell’Unione Europea dell’Ucraina. In un mondo che sempre più ha una dialettica fra i grandi blocchi, che siano gli Stati Uniti o la Russia, che siano l’India o la Cina, c’è sempre più bisogno di Europa“, così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, nel suo intervento alla conferenza europea The State of the Union, che vive oggi la sua seconda giornata a Firenze.

Il presidente Giani: “Vogliamo un’ Europa sempre più forte, sempre più unita e sempre più solidale”

The State of the Union è l’evento di punta del Festival d’Europa. La giornata di oggi vedrà l’alternarsi sul palco di illustri rappresentanti delle istituzioni nazionali ed europee, le conclusioni, alle 18, saranno a cura del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

Dopo l’apertura di ieri alla presenza dell’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Josep Borrell, oggi i lavori si sono aperti a Palazzo Vecchio. Il sindaco Nardella e il presidente della Regione Eugenio Giani hanno accolto gli alti rappresentanti europei tra cui la presidente del Parlamento Roberta Metsola (che in apertura del suo discorso ha voluto ricordare Davide Sassoli: “David era un combattente per il Parlamento Europeo, per noi, per l’Europa. Credeva nel potere dell’Europa di forgiare un nuovo percorso in questo mondo“) e la Commissaria europea Elisa Ferreira che intervenendo di fronte alla folta platea si è rivolta soprattutto ai rappresentati degli enti locali sottolineando il loro ruolo strategico per il rilancio dell’Europa stessa: Le riforme a livello regionale sono essenziali per evitare nuove disuguaglianze – ha detto – gettano le basi per investimenti e crescita e rafforzano le basi affinché la casa europea resista alla tempesta“. Puntare su queste due priorità “significa guardare avanti” – ha sottolineato la politica portoghese facendo riferimento alla pandemia e alla guerra in Ucraina: “Gli ultimi due anni sono stati un fermo promemoria di quanto sia importante che le pubbliche amministrazioni e le altre istituzioni siano in grado di reagire rapidamente“.

Coesione, unione e politiche per la pace. Questi i temi al centro anche della seconda giornata di riflessioni. L’azzurro della bandiera europea si tinge di celeste e giallo in questi giorni che ci accompagnano verso la ricorrenza del 9 maggio. “Abbiamo un’unica possibilità in queste giornate delicate, ed è continuare a mostrare l’unità sulla posizione che noi abbiamo verso la Russia, perché la Russia trae vantaggio dalle potenziali divisioni, per continuare nell’attacco brutale all’Ucraina“, lo ha affermato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola parlando alla platea del pacchetto di sanzioni contro la Russia: “Non abbiamo scelta, io sono ottimista sul fatto che possiamo trovare delle parole per cui tutti i leader europei, tutti, possano essere uniti anche su questo pacchetto di sanzioni. Quell’unità deve continuare ad essere dimostrata, e se non lo facciamo, allora non solo avremmo deluso una popolazione coraggiosa che sta combattendo per l’Europa, per la sua integrità territoriale e per la sua sovranità contro il brutale attacco e l’invasione da parte della Russia, ma avremmo fallito noi stessi come leader politici“. Sulla necessità delle sanzioni alla Russia per fermare la guerra si è espresso anche Josep Borrell, che oggi ha incontrato gli studenti toscani al Cinema la Compagnia nell’ambito delle iniziative promosse dal Consiglio Regionale in vista della Giornata dell’Europa.

I più popolari su intoscana