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Tessuti green e sostenibili al centro della Textile Library del Museo del Tessuto

A Prato nasce l’archivio dedicato all’innovazione ecologica nel tessile e anche una nuova sezione espositiva sulla sostenibilità nella moda

Il Museo del Tessuto di Prato riparte dalla sostenibilità ambientale, che si prospetta sempre di più come il futuro non solo del tessile ma di tutto il comparto moda. Lo fa con un progetto innovativo, unico in Italia: una Textile Library, un archivio straordinario nel suo genere, esclusivamente dedicato ai materiali tessili contemporanei e in particolare a quelli ecosostenibili.

Materiali green, dalla pelle vegana al denim riclicato

La Textile Library fa coppia con una nuova area espositiva sulla circular economy e l’innovazione nel tessile, che il museo inaugura a completamento del percorso tattile dedicato alla conoscenza delle materie prime e dei processi di trasformazione.

Spazio così alla pelle vegana realizzata con le foglie del cactus messicano, ma anche ai tessuti in cashmere e lana riciclati, come nella migliore tradizione pratese. E ancora lino e cotone esclusivamente biologico, una borsa di pelle fatta con gli scarti delle mele, fibre fibre in nylon riciclato o in poliestere biodegradabile in acqua marina e maglieria in denim riciclato.

“Siamo contenti di poter finalmente condividere con il pubblico questo nuovo progetto – sottolinea il direttore del Museo del Tessuto, Francesco Nicola Marini – l’archivio dei tessuti Contemporanei si arricchisce di nuovi contenuti che mettiamo a disposizione di studenti, docenti, designer, professionisti e operatori del settore tessile e moda, mentre la nuova area espositiva vuole essere non solo uno strumento di conoscenza del tessuto contemporaneo, ma anche di educazione al consumo consapevole”.

La Textile Library del Museo del Tessuto

Textile Library aperta al mondo, dalle aziende agli studenti

La Textile Library non è però un semplice archivio di tessuti dai più vari ambiti di applicazione, che spaziano dall’abbigliamento allo sport, dall’arredamento all’ingegneria e architettura. Qui sono raccolte anche fibre, filati, accessori e materiali per la moda, suddivisi in sezioni tematiche, in continuo aggiornamento ed evoluzione.

L’archivio infatti dialoga strettamente con tutto il mondo del tessile e della moda impegnato nello studio di materiali innovativi e sperimentali: dalle aziende leader internazionali di ogni settore alle start up e ai centri di ricerca. I materiali collocati nella Texitile Library poi verrano messi a disposizioni di designer, professionisti del settore, aziende e studenti, in una spirale virtuosa che capta e rimette in circolo l’innovazione.

Il Museo del Tessuto di Prato dall’alto – © Fernando Guerra – Comune di Prato

Economia circolare e innovazione sostenibile

Il primo argomento con cui il Museo inaugura la Textile Library è quindi la circular economy e l’innovazione sostenibile nel tessile e nella moda. Sono stati raccolti, catalogati e digitalizzati oltre 200 campioni tra filati, tessuti, materie prime ed accessori che approfondiscono gli aspetti più importanti di questo tema così vasto e controverso che sta diventando più che un trend, un vero e proprio ambito di ricerca permanente per le manifatture tessili e della moda.

Protagoniste di questa “materioteca” sono le aziende del distretto tessile di Prato. La collaborazione con lanifici, aziende di filati e di materie prime, rifinizioni e tintorie è stata infatti determinante per la creazione dell’archivio, rinsaldando il legame storico che unisce il museo al contesto produttivo del territorio. Sono 40 le aziende finora coinvolte nel progetto.

“Desidero ringraziare le aziende che finora hanno contributo con i loro materiali alla realizzazione dell’archivio – conclude il presidente Marini – ci auguriamo che nel corso del 2021 molte altre vogliano abbracciare il nostro progetto e contribuire a far crescere il progetto a beneficio di tutti”.

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