La gelateria Vivoli è un’istituzione nel quartiere di Santa Croce, a Firenze, da quasi un secolo. Quest’anno la storica ha celebrato il 95° compleanno nella sede storica, sempre la stessa dal 1930, in via delle Stinche. E per una ricorrenza così importante la famiglia Vivoli si è regalata l’apertura del primo “Affogato Bar” di Firenze.
Il gelato affogato con il caffè, e ora anche con i liquori, è sempre stato un cavallo di battaglia per la gelateria fiorentina. La grande popolarità conquistata sui social li ha spinti ad aprire un locale adiacente alla gelateria per ridurre le lunghe code di turisti e food lovers innamorati dell’affogato in tutte le sue declinazioni: caffè, liquori ed altre prelibatezze.

Dal 1930, la gelateria è sempre stata gestita dalla famiglia Vivoli. Il locale in via Isola delle Stinche conserva ancora gli arredi originali in stile liberty, a dispetto di ristrutturazioni e alluvione del 1966. Spicca l’affresco di Luigi Fallai, allievo di Pietro Annigoni. Il nuovo locale è anch’esso arredato con mobili e bancone in legno.
L’Affogato Bar, ospitato nei locali che una volta ospitavano una latteria sempre della famiglia Vivoli, è aperto dal martedì alla domenica, dalle 15 alle 17 e la famiglia Vivoli sta cercando nuovo personale. I curriculum possono essere inviati all’indirizzo info@vivoli.it/.

La storia della famiglia Vivoli
L’avventura della gelateria di Santa Croce parte nel 1929 con Serafino Vivoli fondò una piccola latteria. In breve tempo divenne tappa fissa dei fiorentini per un buon caffè o per acquistare la panna montata della domenica. Nel 1930 si aggiunge il fratello Raffaello e i due avviarono la produzione del gelato artigianale. Il ghiaccio naturale arrivava dal Saltino, sopra Vallombrosa e veniva conservato in grandi ghiacciaie fino all’estate.
Negli anni ’60 e ’70 fu Piero Vivoli, figlio di Raffaello a rendere sempre più popolare la gelateria. L’attività cominciò a essere citata nelle guide turistiche. Oggi, la terza generazione è rappresentata dalle figlie di Piero, Silvana e Patrizia, insieme al marito di quest’ultima, Simone, e con il prezioso aiuto della mamma Simonetta, continuano.
La quarta generazione è già pronta a raccogliere il testimone: Lorenzo e Giulia, figli di Patrizia e Simone, hanno iniziato ad appassionarsi a questo mestiere fatto di gusto, creatività e dedizione. Portando avanti una storia di famiglia che si avvia a festeggiare il primo secolo di vita.