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Pasqua al mare in Toscana: cinque attrazioni imperdibili da visitare

Dalle gigantesche sculture scintillanti del Giardino dei Tarocchi al mistero della necropoli etrusca di Baratti e Populonia cinque itinerari che vi stupiranno

Populonia - © Massimax per Shutterstock

1-Il Giardino dei Tarocchi a Capalbio

Da giovedì 28 marzo torna visitabile uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti della costa toscana. Stiamo parlando del Giardino dei Tarocchi a Capalbio, il parco d’arte contemporanea realizzato da Niki de Saint-Phalle che dagli anni ’80 affascina adulti e bambini trasportandoli in un mondo incantato.

In mezzo a un bosco di macchia mediterranea gigantesche sculture rivestite di specchi, mosaici e ceramica luccicano al sole come i castelli delle fiabe e rappresentano i 22 arcani maggiori del gioco dei tarocchi in un percorso onirico ed esoterico.

Il Giardino dei Tarocchi nel 2024 sarà aperto da giovedì 28 marzo, tutti i giorni dalle ore 14:30 alle ore 19:30, ultima entrata alle 18:15. Per prenotare la visita e fare il biglietto: https://www.ticketlandia.com/m/il-giardino-dei-tarocchi.

Il biglietto intero è di 14 euro. Pagano 9 euro le persone sotto i 22 anni, sopra i 65, le guide, i gruppi con almeno 25 persone, i residenti di Capalbio. Il biglietto costa 7 euro per gli studenti e le scolaresche. L’ingresso è gratuito per i bambini sotto i 7 anni, non è un percorso accessibile appena persone con disabilità.

Giardino dei Tarocchi di Niki dei Saint Phalle a Capalbio – © Ilaria Giannini

2-Porto Ercole: dove morì Caravaggio

Vera e propria perla dell’Argentario Porto Ercole è uno dei borghi più suggestivi della costa toscana.

La costa del promontorio molto frastagliata e ricca di cale e calette di notevole bellezza, è inserita nel Santuario dei Cetacei, area naturale marina protetta d’interesse internazionale istituita nel 1991.

Dalla strada panoramica che compie l’intero periplo del Monte Argentario si scorgono e sono visitabili una dopo l’altra le numerose torri costiere che erano parte fondamentale del sistema difensivo spagnolo.  Procedendo verso Porto Santo Stefano si incontrano le torri Avvoltore, Ciana, delle Cannelle, di Capo d’Omo e l’Argentiera.

A Porto Ercole è possibile visitare il Museo della Rocca Spagnola chiamata anche Rocca Aldobrandesca che espone maioliche, boccali, scodelle, piatti di età compresa tra la fine del XVI secolo e l’ultimo quarto del XVII. Visitabile anche Forte Stella da cui è possibile ammirare il bellissimo panorama dal belvedere.

Appena fuori del centro abitato si apre la riserva naturale incontaminata della Feniglia, dove si racconta approdò moribondo Caravaggio, che poco dopo sarebbe spirato nell’ospedale di Santa Croce.

Se visitate Porto Ercole non mancate di assaggiare il piatto tipico: la deliziosa zuppa di sarde e patate. 

Porto Ercole – © Dmitriy Yakovlev/Shutterstock

3-Alla scoperta dell’antica città etrusca di Populonia

Populonia, nel comune di Piombino, è stata l’unica ad essere costruita sul mare, lungo il litorale toscano e fu la prima città etrusca a battere moneta.

Nel Parco archeologico di Baratti e Populonia si trova ancora oggi la grande necropoli costruita a pochi metri dal mare, le strade selciate e l’Acropoli, memoria del periodo di dominazione romana e sito archeologico in continua espansione.

Nella necropoli di San Cerbone si trova la superba Tomba dei Carri e la Tomba a edicola del bronzetto dell’offerente. Inoltrandosi nel bosco si resta a bocca a aperta davanti alla necropoli delle Grotte formata da tombe a camera scavate nella roccia. A Populonia alta si trova invece l’acropoli dove vivevano gli Etruschi.

Sulla sommità del promontorio si trova il borgo di Populonia racchiuso da mura e dominante sul Mediterraneo. Qui è visibile il torrione che sovrasta il castello di Populonia, un’architettura militare degli anni quattrocenteschi degli Appiani, signori di Piombino.

Dalla piazzetta con la piccola chiesa di Santa Croce, si accede alla torre del Castello dalla quale si può ammirare un panorama a 360° di tutto il promontorio: dalle tracce di un passato glorioso etrusco e romano fino alle isole dell’arcipelago Toscano ed alla Corsica.

Etruscan city of Populonia known for necropoleis, old ruins, castle and sea – © Arkanto

4-Pietrasanta la piccola “Atene” della Toscana

Il piccolo centro storico di Pietrasanta che risale al XIII secolo venta un primato unico, ha infatti la più alta concentrazione di spazi espositivi in Italia e probabilmente al mondo: uno ogni 40 metri.

Pietrasanta viene chiamata la “Piccola Atene ” della Toscana perchè può vantare 40 gallerie e atelier nei circa 1600 metri di sviluppo delle strade cittadine principali.

La città deve la sua fama alla storica presenza dei capaci artigiani di quasi 50 laboratori artistici per la lavorazione del marmo e del bronzo (altro primato nazionale) e alla presenza nei tempi recenti di grandi artisti contemporanei come Fernando Botero, Jeff Koons, Kan Yasuda e tanti altri, che hanno realizzato e continuano a realizzare qui le loro opere.

Come Igor Mitoraj, scomparso nel 2014, per cui è in corso anche la realizzazione di un museo proprio a Pietrasanta

Noi vi consigliamo di godervi un bell’aperitivo in piazza Duomo (spesso utilizzata dal comune come ‘sala espositiva naturale’) e di passeggiare senza fretta alla scoperta delle gallerie d’arte che sono principalmente concentrate tra via Stagio Stagi, via del Marzocco, via Garibaldi, via Mazzini.

Le giraffe di Sandro Gorra a Pietrasanta – © Salvatore Bruno

5-Il David “segreto” nel cuore delle Apuane

Nel cuore delle Apuane, a due passi dalla costa toscana si cela un prezioso segreto.

Lo street artist brasiliano di fama internazionale Eduardo Kobra ha realizzato sul bianco scintillante di una cava di marmo un enorme murales alto dieci metri e lungo dodici dedicato ad David di Michelangelo. 

Nel giugno del 2017 l’artista è arrivato in Italia e si è messo alla prova realizzando un’opera straordinaria dal significato simbolico molto profondo. Ha dipinto il celebre David di Michelangelo Buonarroti reinterprentandolo con i suoi colori arlecchino su una delle pareti più alte della cava Gualtiero Corsi, tra Massa e Carrara.

Il luogo dove si trova il David è raggiungibile a piedi in circa cinquanta minuti percorrendo i sentieri che partono dai comuni di Bedizzano o di Colonnata.

Il David di Eduardo Kobra a Carrara – © Matteo Dunchi
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