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Rosso di Montalcino, aumentano le vendite del 20%: crescono le esportazioni

Incrementi sopra le medie per l’export verso l’estero, soprattutto Usa, Svezia, Svizzera, Germania e Francia

 

La Fortezza di Montalcino - © Consorzio del Brunello di Montalcino

Crescono le vendite per il Rosso di Montalcino. Un aumento che il Consorzio del vino Brunello quantifica, per il 2022, al 20 per cento. Incrementi sopra le medie anche per l’export verso l’estero, soprattutto Usa, Svezia, Svizzera, Germania e Francia.

Per quanto riguarda i prezzi, l’Osservatorio attesta la crescita tendenziale a un più 19% in valore. “Il Rosso di Montalcino ora è a un punto di svolta”, ha detto il presidente del Consorzio, Fabrizio Bindocci. “Compito del Consorzio è ora assecondarne la crescita non perdendo di vista gli equilibri della denominazione e per questo abbiamo avviato un confronto con i soci per definire le prossime strategie di indirizzo”.

Il vigneto, da 26 anni contingentato a 510 ettari, è gestito per il 98% da produttori/imbottigliatori, con solo il 2% dei contrassegni distribuiti a imbottigliatori puri. L’affermazione del Rosso di Montalcino, secondo il presidente, impone una riflessione: “La media dell’imbottigliato negli ultimi 5 anni equivale a 4,4 milioni di bottiglie l’anno: per alcuni sono poche – visto l’incremento del mercato – per detenere stock in cantina di un prodotto il cui sfuso arriva a 4,5 euro al litro e i cui declassamenti in uscita sono ormai pari a zero”.

Il Rosso di Montalcino all’estero

Tra i principali Paesi esteri, l’Osservatorio segnala crescite superiori al 40% per la domanda statunitense (30% del mercato internazionale) e svedese, il maggiore tra i mercati europei. Ben sopra la media anche l’export verso Svizzera e Germania, con Uk, Belgio, Danimarca in segno positivo. Exploit della Francia, che supera il 50% di incremento, mentre scendono Canada, Norvegia, Brasile e l’emergente Sud Corea, dopo il boom della domanda degli anni scorsi.

Complessivamente il continente americano rappresenta il primo sbocco per il Rosso di Montalcino, con un’incidenza sull’export totale di circa il 50%, e con gli Stati Uniti di gran lunga prima domanda mondiale.

 

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