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Terza Torre a Novoli: al via la fase operativa, pronta entro il 2027

Questa mattina il presidente della Toscana Giani ha fatto un sopralluogo sul posto dove sorgerà la nuova sede della Regione

Il sopralluogo del presidente Giani per la Terza Torre di Novoli

Procede il progetto della Terza Torre a Novoli, il nuovo centro della Regione Toscana: entro i primi mesi del 2024 si procederà alla gara d’appalto europea per l’esecuzione dei lavori.  E stamani il presidente Eugenio Giani ha fatto un primo sopralluogo sul posto dove sono in corso le indagini geologiche e geotecniche indispensabili per una compiuta progettazione esecutiva dell’impianto fondale dell’edificio.

Insieme al presidente era presente il responsabile unico del procedimento (Rup) Michele Mazzoni della direzione Opere Pubbliche della Regione Toscana , il professore Terpolilli di Ipostudio e associati con i suoi collaboratori.

700 dipendenti nella Terza Torre

“Sono molto contento – ha detto Giani perché stanno procedendo i tempi della realizzazione che ci porteranno nel 2027 ad avere qui la sede della Regione, la nostra casa. Dopo il concorso di idee che abbiamo fatto con una procedura molto trasparente e partecipata, ecco che oggi siamo qui a fare gli approfondimenti adeguati, i saggi geologici che arrivano fino a 30 metri per poter capire il terreno e arrivare ad appoggiare stabilmente le fondamenta dell’edificio (oggi abbiamo visto dai campioni che le ghiaie sono a circa 8-10 metri di profondità). Siamo all’inizio della fase propedeutica.”

Come ha spiegato ancora Giani nella Terza Torre “troveranno posto 700 dipendenti, la Regione ne ha 3300; quindi metà del personale sarà qui a Novoli in un architettura che si allinea allo stile di quest’area. Diventerà il polo direzionale della contemporaneità a Firenze. Qui ci verrà la sanità con un risparmio di spesa di circa 800mila euro l’anno che è quello che si paga d’affitto in via Alderotti, e altri uffici della Regione che oggi abbiamo sparsi a Firenze. La nostra idea è che qui vengano anche il presidente e la giunta perché si è più vicini all’autostrada, all’Alta velocità e al collegamento con la Toscana, in una concezione più funzionale in stile con il Pirellone di Milano o il palazzo delle Esposizioni a Bologna. Quindi una semplificazione rispetto al traffico in città. Per la Regione la terza torre significa collegamento con l’autostrada, con la ferrovia, ridurre le distanze con i 273 comuni della Toscana.”

Il sopralluogo di questa mattina

A gennaio 2024 la gara per l’esecuzione dei lavori

Dopo la proclamazione del vincitore avvenuta pubblicamente lo scorso 17 marzo, la direzione Opere pubbliche della Regione Toscana ha confermato la graduatoria del bando di concorso aggiudicando definitivamente al raggruppamento con capogruppo Ipostudio.

Il 24 luglio è stato congiuntamente sottoscritto fra il RUP ingegner Mazzoni e il professor Terpolilli, in rappresentanza dei progettisti, l’avvio al completamento del Piano di fattibilità tecnico economica (PFTE). Ipostudio architetti srl insieme a tutto il raggruppamento tecnico, hanno quindi tempo fino al 21 settembre per completare questo livello progettuale: le opere necessarie alla riqualificazione del Centro Direzionale di Novoli, la loro ubicazione e lo schema delle opere fondali, oltre alla stima dei costi da sostenere e i tempi per la sua realizzazione: il progetto prende subito corpo prima della fine dell’estate.

Dai primi di ottobre sarà possibile attivare la seconda fase progettuale che porterà entro gennaio 2024 alla conclusione della progettazione esecutiva dell’ampliamento del centro direzionale. A seguire nel 2024 partirà la Gara Aperta Europea per l’esecuzione dei lavori.

“I saggi attualmente in corso e che vediamo oggi– ha spiegato Mazzoni- danno già un senso dell’operatività che stiamo portando avanti; dovremmo arrivare ai primi del prossimo anno ad avere la progettazione esecutiva realizzata. Non solo saggi geologici dunque, ma già ci siamo anticipati con tutte le società dei sottoservizi a fare gli accertamenti per gli allacciamenti necessari, come tubazioni, portata, materiali ecc. Abbiamo dato quindi una svolta pratica in modo da arrivare all’inizio dell’anno prossimo con un progetto cantierabile e realizzabile. Poi partirà la gara d’appalto e grazie al progetto preciso e ben fatto sarà facilitata l’offerta da parte delle ditte con maggior garanzia sul risultato”

 

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