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Alla scoperta del borgo di Lari tra pasta artigianale, ciliegie e grotte di tufo

Il Castello dei Vicari e le acque curative di Casciana Terme, un salame dal sapore fruttato e un curioso panettone: un itinerario originale per conoscere i luoghi e i sapori della colline pisane

È un borgo ricco di meraviglie e di tradizioni enogastronomiche quello di Lari, piccolo paese dell’entroterra pisano che vanta il marchio di Bandiera Arancione del Touring Club Italiano: un riconoscimento turistico importante che va a premiare il patrimonio culturale, ambientale e artistico della località.

Lari, famosa per il suo storico castello e per un’offerta culinaria ampia e variegata, è stata anche protagonista della trasmissione televisiva Melaverde, programma di approfondimento su Canale 5 dedicato alle eccellenze nazionali. In una recente puntata, i conduttori Ellen Hidding e Vincenzo Venuto hanno portato gli spettatori a esplorare questa gemma nascosta della Toscana, tra bellezze e sapori.

Un pastificio con oltre 90 anni di storia

A Lari si produce una pasta di semola 100% artigianale – © Pastificio Famiglia Martelli

Camminando per le vie del borgo, ci si imbatte in un grande palazzo dipinto di giallo con un targa che riporta la scritta “Via dei pastifici”. È la sede dell’antica attività della Famiglia Martelli che, dal 1926, tra gesti lenti e macchinari d’epoca, dà vita a una pasta di semola 100% artigianale. Spaghetti e maccheroni, penne classiche e “fusilli di Pisa”: tutte le lavorazioni di questo pastificio, oggi come ieri, rispettano i tempi della tradizione per esaltare il gusto del grano e aumentare la digeribilità della pasta.

Oltre alla qualità della materia prima e all’impasto “slow”, infatti, ciò che rende unica la pasta è la fase di asciugatura, che permette di stabilizzare le proprietà acquisite dall’impasto a freddo e dalla trafilatura al bronzo. Per gli spaghetti, ad esempio, servono 50 ore di essiccazione.

Una tira l’altra. Le ciliegie di Lari

Se lo chiamano “borgo delle ciliegie”, un motivo ci sarà. Proprio sulle colline di Lari si trovano numerose aziende che, favorite dalla peculiarità dei suoli e del clima della zona, coltivano alberi di ciliegio seguendo tradizioni secolari.

Quella di Lari è una cultivar autoctona originaria del Pisano, di cui sono state censite diverse varietà. Nel 2023, dopo un iter avviato nel 2014, ha ottenuto il marchio IGP (indicazione geografica protetta).

Ogni anno, tra fine maggio e fine giugno, nel borgo si tiene anche la Sagra delle Ciliegie, molto conosciuta e frequentata dagli abitanti del posto e dai turisti.

Le ciliegie di Lari, eccellenza della Toscana – © Visit Casciana Terme Lari

Salumi e formaggi

La stessa ciliegia di Lari, perfetta per marmellate e conserve, viene impiegata per preparazioni innovative e singolari. Ne è un esempio il salame della Macelleria Balestri che, insieme alle carni di prima scelta, vede l’aggiunta di ciliegie sotto spirito e del liquore “Festa”, un elisir a base di ciliegie prodotto dalla Liquoreria Meini, fondata nel 1874.

Accanto a salumi, insaccati e pecorini “tradizionali”, si possono gustare prelibatezze più moderne come il Tre Latti del Caseificio Busti, un formaggio (che ha ottenuto il primo premio del World Cheese Awards nel 2019) realizzato con latte ovino, vaccino e caprino e stagionato in un una grotta di tufo per almeno 90 giorni. Terminata l’affinatura, viene poi trattato in crosta con carbone vegetale che gli dona un’elegante veste nera.

Un panettone originale

Il Forno Bernardeschi è un’altra eccellenza del borgo: attivo dai primi anni del Novecento, ha partecipato al concorso organizzato dalla Federazione internazionale Pasticceria Gelateria Cioccolateria e, nel 2020, si è aggiudicato la medaglia d’argento a livello mondiale per il miglior panettone tradizionale.

Recentemente, però, i fornai della famiglia “made in Lari” – giunti alla quarta generazione – si sono concentrati su un nuovo prodotto: il panettone salato, farcito con pancetta e arricchito con un crumble di formaggi locali.

Artigianato

Merita una sosta il laboratorio del maestro artigiano Giorgio Salvadori, uno degli ultimi fabbri che sa realizzare fedeli ricostruzioni di armi e armature del passato. Qui vedono la luce costumi e manufatti utilizzati dalle contrade per le sfilate del Palio di Siena.

Benessere termale

Il comune “sparso” di Casciana Terme Lari, composto da due centri distinti, è noto anche per le sue fonti termali, riconosciute per le eccelse proprietà curative già a partire dal 1100. Questo luogo, infatti, veniva associato all’espressione Acqua Mathelda (dal nome della Contessa Matilde di Canossa) poiché si diceva che potesse far ringiovanire. Secondo la leggenda, la Contessa aveva un merlo anziano e dolorante che, tuffandosi in quest’acqua calda, riuscì a ringiovanire.

Ancora oggi, le Terme di Casciana forniscono rimedi ideali contro le disfunzioni della circolazione venosa, i reumatismi e le artrosi, l’uricemia, il colesterolo alto, riniti, faringiti, bronchiti e tutti i disturbi ginecologici.

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