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Arriva Origine, l’App per tracciare la provenienza del pescato nel piatto

Applicazione digitale del gruppo Manno in collaborazione con l’azienda Made in App per un progetto che sposa i valori del nuovo manifesto etico di Vetrina Toscana

Fratelli Manno, gruppo ristoranti Vivo

Tracciare la provenienza del pesce appena servito al ristorante oggi è diventato facile come bere un bicchiere d’acqua. Merito di Origine, il primo sistema di tracciabilità al mondo che consente ai clienti di controllare l’esatto punto di cattura del pescato. La novità arriva dal Gruppo Manno, di base in Maremma da oltre cinquant’anni: è uno dei principali players europei del settore ittico e leader nel pescato nazionale. La sua catena di ristoranti Vivo è presente in diverse città italiane.

Il progetto è stato selezionato nell’ambito della Strategia di sviluppo locale del Flag Costa d’Argento (gruppo di azione costiera nel settore pesca e acquacoltura), con il bando relativo alla misura del Feamp (Fondo europeo per la politica marittima costituito da fondi europei, statali e regionali) denominata “Trasformazione e commercializzazione del prodotto ittico”. A seguito delle istruttorie svolte dal Flag e delle verifiche effettuate dalla Regione, “Origine” è tra i 4 progetti vincitori: gli saranno assegnati 123mila euro di contributo pubblico pari al 50% della spesa richiesta.

Fratelli Manno, gruppo ristoranti Vivo

Origine è frutto della collaborazione tra Gruppo Manno e Made in App, agenzia toscana che si occupa di sviluppo software: dall’unione delle rispettive forze è arrivata questa innovazione digitale che per il settore ittico è una grande novità. L’applicazione, partendo dal sistema di tracciamento di filiera per consentire agli operatori di conoscere la provenienza del pesce acquistato alle aste, offre la stessa possibilità al cliente: vengono fornite con esattezza la provenienza, il nome dell’imbarcazione e il punto del Mar Tirreno dove è stato pescato.

Come funziona

La tracciabilità è il fiore all’occhiello del Gruppo Manno. Il processo di filiera è stato sempre il punto di forza dell’azienda passando dalla pesca attraverso la flotta di pescherecci all’asta: canale di vendita attraverso il quale viene commercializzato l’85% del pescato di Porto Santo Stefano e un terzo di tutta la produzione ittica toscana. Ultimo, decisivo anello della catena la fornitura del pesce ai ristoranti della propria catena.

Per risalire con precisione all’origine del pesce ogni imbarcazione prima dell’asta invia le coordinate GPS in cui ha pescato nelle ore precedenti in modo che ad ogni cassa di pesce venga associata l’area di pesca relativa. A quel punto la cassa viene pesata su bilance e il pesce contenuto all’interno fotografato grazie al software del gestionale. Ad ogni carico si associa un’etichetta con qualità del pescato, nome del peschereccio e lotto di pesca. Inoltre tutte le informazioni vengono registrate sul portale dedicato e memorizzate.

A quel punto basta solo che la cassa venga consegnata ai ristoranti Vivo, dove il personale attraverso un’apposita interfaccia acquisisce le informazioni associate alle singole casse e le inserisce all’interno del menu digitale. Vicino ad ogni singolo piatto, ecco quindi comparire l’icona rossa tipica del map pin. Così il cliente può risalire all’origine del pesce ordinato, conoscerne la provenienza e il nome del peschereccio. Gruppo Manno e Made In App stanno lavorando per potenziare e implementare l’applicazione.

La presentazione di Origine in Regione

L’impegno della Regione

Questo è un bel progetto – ha detto la vicepresidente Stefania Saccardi – che abbiamo finanziato tramite i fondi europei del Feamp e attraverso la collaborazione con il Flag Costa d’Argento, e che è stato attuato dal Gruppo Manno. L’idea è quella di consentire a chi consuma pesce di avere una carta d’identità di cosa mangia o a chi lo commercializza di sapere cosa compra. Il pesce così viene tracciato dal momento in cui viene pescato attraverso una piattaforma, è poi possibile avere lo foto del pesce che viene messo all’asta e nel momento in cui ci troviamo quel pesce nel piatto individuare dove quando e da chi è stato pescato“.

Per Saccardi è un bel passo in avanti, “una novità che premia la qualità, che consente maggiore trasparenza, tracciabilità e consapevolezza e che mi auguro in futuro possa estendersi a tutto il resto della Toscana, che consente maggiore trasparenza, tracciabilità e consapevolezza”.

Leonardo Marras, assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana ha sottolineato come “il progetto Origine sposa appieno i valori del nuovo manifesto etico di Vetrina Toscana: commenta tracciabilità e trasparenza a garanzia della qualità dei prodotti che troviamo in tavola. Nel 2022 incrementeremo l’impegno per promuovere la Toscana anche attraverso l’agroalimentare e quest’iniziativa ci dà il giusto spunto per riprendere i progetti di Vetrina legati alla pesca“.

Il progetto da realizzarsi a Porto Santo Stefano (sede legale della Società Manno) prevede interventi che rientrano nella linea “Introduzione di tecniche innovative di e-commerce” riguardando anche l’implementazione di una piattaforma per la vendita all’asta del pescato.

Fratelli Manno, gruppo ristoranti Vivo

Una storia di famiglia

Il gruppo Manno è gestito dalla stessa famiglia da ben quattro generazioni: le origini risalgono al 1904 quando Antonio con i 2 fratelli e l’aiuto di 2 cavalli e 2 carri andava tutti i giorni al lago di Patria ed a Gaeta per pescare e rivendere il prodotto nell’intera provincia. Nel 1968 è Antonio Manno a stabilirsi ad Orbetello dove oltre all’attività ittica si sviluppa anche la commercializzazione con un servizio che fa da spola tra la Sardegna, la Toscana e Chioggia. Nel 1973 viene ristrutturato un frantoio e si provvede a realizzare il primo laboratorio all’ingrosso. Prende anche il via l’importazioni di pesce dalla Francia. Nel 1982 eccola Maricoltura Spa, uno stabilimento di stabulazione che raggiunge i 36 miliardi di fatturato nel 1985 e apre gli orizzonti a nuovi mercati quali le ostriche francesi, le cozze spagnole debarcate a mare, le vongole tunisine. La Fratelli Manno nasce nel 1989, con lo scopo di commercializzare i prodotti della pesca di Porto Santo Stefano ma ben presto l’attività si allarga al commercio estero e si aprono nuovi canali commerciali, sia nel mercato interno che estero.

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