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© Chiara Bianchini

Attualità /

L’Ucraina chiama, la Toscana risponde. Partito il treno carico di aiuti umanitari

14 vagoni, 500 tonnellate di aiuti, 1300 chilometri di strada ferrata da percorrere: sono questi i numeri del treno della solidarietà per l’Ucraina

Nel treno merci con gli aiuti per la popolazione ucraina è custodito il cuore della Toscana, così il presidente Eugenio Giani ha salutato la partenza del convoglio carico di donazioni e aiuti umanitari frutto della solidarietà della nostra regione.

Il treno è lungo 14 vagoni, ognuno di essi è carico di generi alimentari, vestiti, medicinali, bottigliette d’acqua e beni di prima necessità per i bambini per un totale di circa 500 tonnellate di materiali. Dopo la partenza dall’Interporto di Prato, farà una prima sosta a Verona dove saranno aggiunti altri 11 vagoni di aiuti, poi si fermerà a Cervignano nel Friuli, dove saranno agganciati due ulteriori vagoni, per alcuni giorni per poi ripartire alla volta della Polonia dove arriverà all’alba di mercoledì 13 aprile. Qui gli aiuti saranno smistati e partiranno alla volta dell’Ucraina e di Kiev.

Dalla Toscana all’Ucraina, parte il treno speciale carico di aiuti umanitari – © Chiara Bianchini

Si tratta de “il più grande convoglio fino ad oggi partito, che viene incontro e soccorre il grande slancio di solidarietà delle nostre comunità e che custodisce, all’interno, il cuore di tante gente”, ha dichiarato il presidente Giani dal binario dell’Interporto. “In questi vagoni – ripete più volte, ringraziando volontari, cittadini ed associazioni e la Protezione civile, tutti coinvolti in questa straordinaria operazione – c’è il cuor grande della Toscana che ha risposto al grido di aiuto del popolo ucraino. È la rappresentazione di cosa siamo capaci di fare, raccogliendo in poco tempo e con un grande lavoro di squadra cinquecento tonnellate di beni ed aiuti di prima necessità”. “La Toscana – conclude – sarà sempre terra di pace e solidarietà”.

Aiuti per l’estero e accoglienza

Una volta completo il treno sarà lungo 500 metri e percorrerà oltre mille e trecento chilometri di strada ferrata il convoglio per arrivare in Polonia, passando attraverso Austria e Repubblica Ceca in circa tre giorni e mezzo. Le mille tonnellate di aiuti saranno fondamentali per la popolazione rimasta in Ucraina, ma come ha ricordato il Capo Dipartimento della protezione civile, Fabrizio Curcio, la solidarietà della Toscana e dell’Italia tutta non si ferma qui. Da un lato ci sono gli aiuti inviati all’estero dall’altro l’accoglienza dei profughi nel nostro Paese, ricordando i numeri di questa emergenza: cinque milioni di profughi fuggiti dall’Ucraina fino ad oggi, tredici milioni di sfollati all’interno. “L’Ucraina – ha concluso Curcio – soffre la mancanza di beni di prima necessità: perfino l’acqua. Siamo partiti dalle loro esigenze nel comporre questo convoglio”. “Un treno – aggiunge – che dimostra una grande capacità di lavoro di squadra, pubblico e privato insieme, in una Regione importante come la Toscana che è punto di riferimento per la Protezione civile nazionale”.

Dalla Toscana all’Ucraina, parte il treno speciale carico di aiuti umanitari – © Chiara Bianchini

Prima della partenza del treno, si è riunita l’unità di crisi regionale per fare il punto sull’emergenza e sull’accoglienza dei profughi ucraini nella nostra regione. “In Toscana in questo momento – ricorda Giani – ci sono 8280 ucraini profughi accolti, il 70 per cento ospitati in famiglia, il 43 per cento minori”.

Gli aiuti per l’Ucraina

Nei quattordici vagoni toscani ci sono farmaci (18 pallet di medicinali, acquistati grazie alle donazioni ricevute sul conto corrente della Regione dedicato all’Ucraina), prodotti alimentari generici a lunga conservazione (pasta, conserve, scatolame vario, biscotti), acqua (la maggioranza in bottigliette da mezzo litro ideali per i razionamenti, come richiesto da ambasciata ucraina), generi per igiene intima e personale, prodotti per bambini (alimenti specifici per neonati, pannolini, salviette), alimenti per animali domestici e coperte. Materiali per 500 tonnellate complessive, tutti decisi di concerto con l’ambasciata ucraina di Roma.

Lavoro di squadra

L’iniziativa è un chiaro esempio di lavoro di squadra che ha riunito sotto lo slogan de “La Toscana per l’Ucraina” tutto il sistema regionale di protezione civile che si è mobilitato sia per la raccolta di donazioni che per gli aspetti logistici, ma anche l’Interporto, Mercitalia che ha messo a disposizione il treno merci, il Comune di Prato e tantissime aziende, cittadini e associazioni che grazie a questa iniziativa hanno trovato un “mezzo di trasporto” speciale per gli aiuti raccolti.

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