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Una campagna per promuovere lo sviluppo rurale della Toscana da qui al 2027: ecco “Razzoliamo bene”

Innovazione, sostenibilità, cambiamento, semplificazione e flessibilità:questi i concetti racchiusi dentro la nuova campagna che accompagnerà la programmazione regionale 2023-2027 con un impiego di quasi 749 milioni di euro

Presentazione campagna “Razzoliamo bene”

“Sviluppo rurale Toscana 2023-2027” è il titolo del nuovo ciclo di programmazione 2023-2027, cofinanziato dal FEASR – Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale .

Un titolo che l’assessorato all’agroalimentare ha deciso di accompagnare e sostenere con una nuova e articolata campagna di comunicazione che è stata presentata oggi dal presidente Eugenio Giani della Regione Toscana e dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi.

“Abbiamo voluto raccontare con le immagini simpatiche i questa campagna di comunicazione dedicata allo Sviluppo rurale Toscana 2023-2027, quello che la Regione Toscana sta facendo per il nostro mondo agricolo attraverso l’investimento di oltre 750 milioni di euro sulla programmazione 2023–2027 – ha detto la vicepresidente Saccardi – una programmazione che contribuisce a costruire l’agricoltura toscana contemporanea che, se dovessi definire con due aggettivi, direi “sostenibile” e di grande qualità”

L’impegno fino al 2027

I cinque anni di programmazione 2023-2027 vedranno l’impiego di quasi 749 milioni di euro a disposizione dell’agricoltura, le foreste e lo sviluppo rurale, che verranno erogati attivando 50 interventi. Il primo anno, il 2023, in cui è stata avviata la nuova programmazione, è coinciso con la fase conclusiva del ciclo precedente (2014 -2022) con la conseguente sovrapposizione di diversi acronimi (FEASR, PSR, PSP, CSR….).

E’ stato questo un ulteriore motivo che ha reso necessario trovare un “trait d’union” molto semplice e comprensibile a tutti, abbandonando le varie sigle. Da qui la nascita di una nuova campagna di lancio per “Sviluppo rurale Toscana 2023-2027”.

“La Toscana – ha detto il presidente Giani – è la prima regione per superficie agricola e forestale in Italia. La Toscana delle DOP IGP che ha oggi un valore di oltre 1.400 milioni di euro, con oltre 1.220 milioni di euro per il vino, è la terza regione per impatto. La Toscana è la regione con il 35 per cento di produzione bio e quindi con un primato di prodotti da filiera corta. La Toscana è la regione delle 90 Indicazioni Geografiche (Tra DOP e IGP), di cui 32 prodotti alimentari e 58 vini , che testimoniano quella biodiversità che a Marradi mi fa trovare 12 tipologie di marroni e, notate bene, già il marrone non è la castagna. Ecco, al Festival delle identità che vuol essere il festival dell’eccellenza, vediamo nell’agroalimentare uno dei capitoli più significativi dell’identità e della qualità toscana, due caratteristiche che abbiamo anche usato quali cardini della campagna del nuovo ciclo di programmazione cofinanziata dal FEASR 2023-2027, una campagna accattivante e piacevole, che mette in risalto i criteri che faranno da guida nella programmazione dei fondi europei agricoli del prossimo quinquennio: il presidio del territorio, la sostenibilità, la qualità, il sostegno agli agricoltori e alla competitività delle loro aziende”.

L’idea grafica del logo

L’idea grafica del logo “Sviluppo rurale Toscana 2023-2027” contiene in sé le parole chiave dello sviluppo rurale: innovazione, sostenibilità, cambiamento, semplificazione e flessibilità.

Il logo (la spiga di grano) unisce, nella sua semplicità, l’immediato richiamo al mondo rurale e gli elementi di innovazione e cambiamento rappresentati dalle nervature della spiga che sono connessioni di rete.

Il logo richiama le linee tondeggianti del logo precedente, nella volontà di collegare il cambiamento con una tradizione di sviluppo rurale che dura da parecchie programmazioni.

La porzione di cerchio, costruita dalla spiga, fornisce una sensazione immediata di una figura avvolgente che trasmette sostegno e rappresenta in parte la ciclicità della vita rurale e delle politiche di sviluppo rurale.

Dalla base, inoltre, la spiga accompagna l’occhio verso l’alto rappresentando il processo naturale di crescita e il sostegno che le politiche di sviluppo rurale possono dare a imprese, territorio, cittadini, giovani, donne per aiutarli a crescere.

Gli scopi della nuova campagna “Sviluppo rurale Toscana”

Essere comprensibile a tutti ed evocare l’importanza dell’agricoltura, con tutte le sue sfaccettature, legate al presidio del territorio, alla sostenibilità ambientale, alla qualità delle produzioni, alla tutela del territorio e del paesaggio, al reddito degli agricoltori e al sostegno alla loro competitività

Il concetto è stato declinato in 4 immagini: una immagine cosiddetta «ombrello» generale, che richiama il concetto generale del sostegno all’agricoltura e allo sviluppo rurale e 3 declinazioni che richiamano tre tematiche in cui si articolano alcuni degli interventi (e dunque le opportunità) per questo settore: ambiente/territorio, innovazione; investimenti

Come, dove e quando

Come: canali web, social, affissioni statiche, affissioni dinamiche, radio, quotidiani cartacei, quotidiani on line.

Dove: tutto il territorio toscano.

Quando: dalla fine di marzo alla fine di aprile.

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