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Pegaso d’Oro della Regione Toscana alla Polizia di Stato
Il riconoscimento è stato consegnato oggi dal presidente Giani al Capo della Polizia, in occasione dei 170 anni dalla sua fondazione
La Polizia di Stato ha ricevuto il Pegaso d’Oro, massima onorificenza della Regione Toscana, per i 170 anni della sua fondazione, che risale al 1852. A consegnare il riconoscimento è stato il presidente Eugenio Giani a Firenze, nella cornice dell’Educandato della Santissima Annunziata: ospite d’onore per l’occasione è stato il Capo della Polizia, il prefetto Lamberto Giannini.
Un premio importante, attribuito alla Polizia per “il servizio reso e la vicinanza alla comunità”, come si legge nella motivazione.
“Il Pegaso d’Oro è importante e riconosce l’operato della polizia nel corso del tempo di vicinanza al cittadino – ha commentato Lamberto Giannini – la Toscana è un territorio importante che ha visto nel corso degli anni il succedersi di eventi straordinari, a volte calamitosi, altre volte belli: fa veramente piacere che la cittadinanza e le istituzioni abbiano voluto onorarci con questo premio”.
Il Pegaso d’Oro è stato istituito dalla giunta regionale nel 1993 per segnalare cittadini italiani o di altri Paesi, che hanno reso un servizio alla comunità nazionale e internazionale attraverso la loro opera in campo culturale, politico, filantropico e del rispetto dei diritti umani.
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Su il sipario a Torre del Lago aspettando l’anno pucciniano
Dal 15 luglio in Versilia il festival propone Madama Butterfly, Tosca, Turandot e la Rondine con un omaggio a Pasolini. La Toscana al lavoro per le celebrazioni dei 100 anni della morte del compositore nel 2024
È dedicata a #lamegliogioventù l’edizione 2022 del Festival Puccini. Il tradizionale appuntamento in programma a Torre del Lago debutta il 15 luglio con Madama Butterfly. Gli spettacoli in calendario si svolgono com’è tradizione nel gran teatro all’aperto accanto al lago tanto amato da Puccini.
L’edizione 2022 del festival celebra con l’Europa l’anno della gioventù e rende omaggio a un personaggio centrale della cultura italiana a 100 anni dalla nascita: Pier Paolo Pasolini. Accanto alla rilettura di opere come Turandot, Tosca, la Rondine e la stessa Madama Butterfly il festival nel 2022 si apre a collaborazioni importanti con il Teatro dell’Opera di Roma, la Fenice di Venezia e il Maggio Musicale Fiorentino.
Da segnalare l’edizione speciale di Boheme il 23 agosto in favore del teatro di Leopoli e del popolo ucraino. Un modo per sottolineare il rapporto che da sempre unisce Viareggio all’Ucraina e l’occasione per il Festival Puccini di trasformare la musica in un veicolo di pace e solidarietà.
Il Festival Puccini getta infine le basi per il 2024, anno che sarà dedicato al centenario pucciniano. E’ stato costituito un comitato nazionale e sono stati stanziati 30 milioni di euro per celebrare uno dei compositori più amati dal grande pubblico.
Un appuntamento che la Toscana vuole affrontare da protagonista a cominciare dai luoghi legati a Puccini: Lucca, Torre del Lago e Pescaglia con il museo di proprietà dell’Associazione Lucchesi nel mondo. La Regione Toscana è già al lavoro per definire il programma delle iniziative.
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La ripartenza dello sport toscano dopo due anni di pandemia
Lockdown e distanziamento sociale non hanno impedito ai toscani di continuare a dedicarsi al loro sport preferito. E’ questa la fotografia che ci regala il Quarto rapporto sullo sport in Toscana presentato a Firenze, a Palazzo Strozzi Sacrati, di come associazioni e organizzazioni, sportivi e semplici praticanti hanno affrontato la pandemia negli ultimi due anni.
Dai dati del rapporto, curato dall’Osservatorio Sociale regionale in collaborazione con Anci Toscana, emerge quindi che con la pandemia i livelli di pratica sportiva hanno avuto una sostanziale tenuta. A fare da traino i risultati straordinari conseguiti dagli atletici toscani che hanno rilanciato la regione ai massimi livelli tra Olimpiadi e Paralimpiadi. Un modo per ribadire la centralità dello sport nella vita di tutti.
Da parte sua straordinario e senza precedenti lo sforzo compiuto dalla Regione Toscana per il miglioramento e il potenziamento dell’impiantistica. Va ad affiancare una strategia di sostegno economico alle società sportive e ai loro collaboratori.
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Strategie e risorse per potenziare le competenze digitali dei toscani
Dalla sanità, al turismo, fino alla formazione: tutti i progetti promossi dalla Regione Toscana per potenziare la digitalizzazione di cittadini e cittadine
Le competenze digitali sono state al centro dell’iniziativa “Toscana digitale – istruzioni per l’uso” nata per promuovere le strategie messe in campo dalla Regione per una Toscana più connessa, veloce e soprattutto con cittadini e cittadine sempre più abili nel padroneggiare gli strumenti informatici.
Sul potenziamento del digitale sia in termini di infrastrutture, connessioni che per sviluppare le competenze digitali dei singoli, saranno destinate una parte significativa delle risorse provenienti dal piano nazionale di ripresa e resilienza e, come ha sottolineato il presidente Giani l’obiettivo è che nessuno rimanga indietro per questo è importante partire da quelle categorie con maggiori difficoltà come anziani e soggetti fragili ma anche donne senza dimenticare artigiani, imprese e commercianti.
Dalla telemedicina al fascicolo sanitario online c’è stata una forte accelerazione per la sanità digitale in Toscana con oltre 15milioni di accessi al sito per i referti Covid, 100 mila televisite e lo sviluppo della app per smartphone Toscana Salute che permette di prenotare visite mediche, consultare il proprio fascicolo sanitario e avere accesso a tanti altri servizi del settore ha ricordato l’assessore Simone Bezzini. E se da un lato il digitale è uno strumento per erogare la formazione in modo innovativo come dimostra il sistema di web learning Trio, l’assessore all’istruzione Alessandra Nardini ha evidenziato come dall’altro lato richiede una formazione per l’accesso sicuro e sempre più consapevole a questi nuovi strumenti. Digitale che anche nel settore del turismo e nel commercio ha creato una nuova porta di accesso all’ecosistema turistico e ai prodotti della Toscana mettendo comunque al centro le relazioni.
Quella di oggi al Cinema La Compagnia è la prima tappa di questo cammino dedicata alle competenze digitali. Il prossimo appuntamento sarà all’Internet Festival, che si terrà a Pisa nel mese di ottobre, e che rappresenterà una ulteriore occasione per approfondire questi temi e condividere le strategie messe in campo dalla Regione Toscana.
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Presentato il biodistretto della Maremma, sarà il più grande d’Europa
Prende forma il progetto che intende costituire una rete delle realtà agricole biologiche della Maremma
Si è tenuto nello storico Granaio Lorenese ad Alberese, azienda agricola regionale simbolo del biologico in tutta Italia, il convegno per presentare il percorso che potrebbe portare in Toscana alla nascita del più grande biodistretto d’Europa: il distretto biologico della Maremma, terra con una lunga tradizione agricola alle spalle che vanta oltre 1.100 aziende biologiche e in fase di conversione: “La Regione Toscana non farà mancare il supporto alla costituzione del bio distretto”, ha detto durante il suo intervento la vicepresidente della Regione Toscana e assessora all’Agroalimentare Stefania Saccardi, che vede in questo progetto lo strumento per affrontare le sfide globali che il futuro in futuro si potranno presentare.
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La voce delle grandi aziende toscane: tra il rilancio e l’incertezza del futuro
I grandi gruppi che sono nati in Toscana o hanno scelto la regione per investire si sono incontrati a Firenze nell'evento organizzato da Ambrosetti con il coinvolgimente di Invest in Tuscany
C’è l’agroalimentare con Sammontana, la moda con il Gruppo Florence, poi la grande industria: Körber Tissue, Sofidel, Inovyn-Ineos Group e Baker Hughes-Nuovo Pignone. Realtà appartenenti tutti alla community toscana, leader nei rispettivi settori, che oggi lamentano una pressione eccessiva sui costi delle materie prime e una difficoltà generalizzata causate anche dai problemi di approvvigionamento energetico.
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Montepulciano si apre al mondo con il 47° Cantiere Internazionale d’Arte
Dal 16 al 31 luglio 36 appuntamenti per questo festival diffuso con eventi musicali anche a Cetona, Chianciano Terme, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita e Trequanda
Multidisciplinare, devoto alla crescita culturale dei giovani e alla valorizzazione della creatività contemporanea, da sempre inteso come evento inclusivo e collettivo.
E’ il Cantiere Internazionale d’Arte che trasforma il borgo di Montepulciano in una fucina di bellezza socialmente utile attraverso il linguaggio sovranazionale della musica.
Sono 320 gli artisti attesi in Toscana per la manifestazione. Un’invasione musicale che vede come protagonisti indiscussi i giovani artisti, con due orchestre giovanili – quella poliziana nata col Cantiere e l’ OGSI – Orchestra Giovanile della Svizzera Italiana – e due orchestre di provata esperienza – l’ Orchestra della Toscana e i Dresdner Sinfoniker – tutte in residenza e impegnate su palchi diversi e in progetti di vero “spettacolo musicale”.
Insieme ai giovani non mancheranno i grandi nomi internazionali della Classica e del Balletto: la star nippo-statunitense del pianismo Mari Kodama, il registra francese Vincent Boussard, il primo ballerino di Amburgo Alexandre Ryabko, il direttore d’Orchestra Yuman Ruiz, il direttore tedesco Marc Niemann, lo storico ensemble milanese Sentieri Selvaggi guidato da Carlo Boccadoro.
Il Cantiere Internazionale d’Arte fa memoria e innovazione attraverso la musica col desiderio di essere la festa di tutti e trasformare le pietre rinascimentali di Montepulciano in sogno, suono e futuro.
Il 47° Cantiere Internazionale dell’Arte di Montepulciano è stato presentato a Palazzo del Pegaso. Nel servizio le interviste al presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo, alla consigliera regionale Elena Rosignoli, al sindaco del Comune di Montepulciano Michele Angiolini, alla presidente della Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano Sonia Mazzini, il direttore artistico della manifestazione Mauro Montalbetti.
Per approfondire: www.intoscana.it
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Dai droni alla blockchain in Toscana l’agricoltura è hi-tech
Le startup innovative nel settore dell'agroalimentare sono state protagoniste dell'evento Agritech a Firenze
Tante le realtà innovative dell’agroalimentare che sono state protagoniste di Agritech, l’evento promosso dalla Regione Toscana che a Firenze ha messo insieme chi fa ricerca e alcune tra le start up e piccole e medie imprese più tecnologiche toscane, per parlare di innovazione applicata all’agricoltura.
Come Zerynth, che utilizza la tecnologia dell’Internet of Things per modernizzare i macchinari agricoli, consentendo loro di raccogliere dati e comunicarli. O DroneBee, startup di Firenze che usa i droni per monitorare i campi dall’alto: i sensori consentono di capire lo stato di salute delle colture.
Ma anche Traent, azienda pisana che ha sviluppato una tecnologia blockchain proprietaria utilizzabile anche nella filiera agroalimentare, che si dimostra utile ad esempio per la tracciabilità dei prodotti. O ancora Eko Agro Group, che utilizza la tecnologia per promuovere la sostenibilità in agricoltura e in particolare gli obiettivi Onu per lo sviluppo sostenibile.
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Zerynth: Internet of Things per innovare l’agroalimentare
Ad Agritech Daniele Mazzei racconta la tecnologia della startup pisana, che consente ai macchinari di raccogliere dati e inviarli al Cloud
La tecnologia dell’Internet of Things, che consente ai macchinari industriali di “comunicare”, raccogliendo i dati e inviandoli al Cloud, arriva ad innovare la filiera dell’agroalimentare grazie a Zerynth.
Zerynth, come racconta Daniele Mazzei, consente ad esempio di automatizzare l’irrigazione, aggiungendo anche concimi o fertilizzanti e permettendo di risparmiare anche acqua. La raccolta dei dati inoltre consente di andare a scovare eventuali inefficienze e sanarle.
L’azienda pisana è stata tra le realtà innovative protagoniste di Agritech, l’evento promosso dalla Regione Toscana che a Firenze ha messo insieme chi fa ricerca e alcune tra le start up e piccole e medie imprese più tecnologiche toscane, per parlare di innovazione applicata all’agricoltura.
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Il rilancio dell’economia e le sfide per la Toscana: imprese e istituzioni insieme per attrarre investimenti
Incontro della community creata da Ambrosetti in collaborazione con la Regione, attraverso Invest in Tuscany, e le imprese del territorio. Proposte e idee per rinsaldare il sistema produttivo e renderlo più competitivo
Toscana di fronte alle sfide del rilancio del sistema produttivo, per essere più competitiva e attrarre investimenti. La Community Toscana – promossa da The european House-Ambrosetti in collaborazione con le grandi aziende del territorio e con il coinvolgimento della Regione attraverso Invest in Tuscany – si è ritrovata il 6 luglio a Palazzo Borghese a Firenze, con investitori, analisti ed operatori per parlare delle nuove sfide e soprattutto come affrontarle.
Gli scenari presentati prevedono questioni complesse, come la transizione energetica e i problemi legati al costo delle materie prime. Alle istituzioni – presenti con la vicepresidente della Regione Stefania Saccardi e l’assessore regionale all’Economia, Leonardo Marras – spetta un compito importante, quello di garantire e favorire un ambiente favorevole al rilancio e ad accogliere investimenti.
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DroneBee: droni e sensori per monitorare la salute dei campi
Ad Agritech Niccolò Bartoloni racconta la startup di Firenze che utilizza le tecnologie per innovare il settore dell'agricoltura
Droni che monitorano i campi dall’alto e grazie ai sensori che trasportano sono in grado di rilevare come stanno le piante, se ci sono parassiti, se hanno bisogno di più acqua ad esempio oppure se l’uva è pronta per essere raccolta.
È questa la tecnologia di DroneBee, startup di Firenze che è stata tra le realtà innovative protagoniste di “Agritech”, l’evento che si è tenuto a Firenze, promosso dalla Regione per parlare di innovazione applicata all’agricoltura. DroneBee, come racconta Niccolò Bartoloni, è già attiva con progetti importanti in Toscana, che hanno coinvolto ad esempio aziende del Chianti Classico e un produttore di frutta in Valdichiana.
La riunione di ieri a Firenze è la giornata conclusiva di un percorso di confronto tra università, enti di ricerca avviato nei mesi scorsi, curato dalla struttura regionale “Invest in Tuscany”, il cui compito è per l’appunto quello di portare nuovi investimenti in Toscana: un progetto, “Agritech”, e un percorso, in collaborazione con “The European House – Ambrosetti”, per comprendere i bisogni di innovazione e favorire chi è alla ricerca di innovazione.
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A Pisa la blockchain è a servizio della filiera agroalimentare con Traent
Intervista a Cipriano Moneta che dall'evento "Agritech" spiega come questa tecnologia innovativa possa servire anche alla tracciabilità
Startup e centri di ricerca toscani attivi nel settore dell’agroalimentare si sono dati appuntamento ieri a Firenze per l’evento “Agritech”, organizzato dalla Regione Toscana per promuovere le nuove tecnologie applicate alla filiera dell’agroalimentare.
Tra le realtà innovative c’era anche Traent, azienda di Pisa che ha sviluppato una tecnologia blockchain proprietaria utilizzabile anche nella filiera agroalimentare, che in particolare si dimostra utile per la tracciabilità dei prodotti, un tema cruciale in un mercato sempre più globalizzato e a rischio contraffazione.
Ma non solo. Come racconta il Chief Growth Officer di Traent Cipriano Moneta, la loro blockchain è già utilizzata per ottimizzare la gestione della catena del freddo nel trasporto dei prodotti alimentari dalla Gdo al cliente finale, monitorando le temperature e il tempo di chiusura e apertura delle porte anche con sensori Iot.
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Agritech: il futuro dell’agricoltura toscana tra innovazione e sostenibilità
A Firenze la giornata conclusiva del percorso promosso dalla Regione tra ricercatori e aziende dell’agroalimentare
Innovazione e sostenibilità in agricoltura sono state al centro di “Agritech”, l’evento che oggi a Firenze ha messo insieme Regione, ricercatori e alcune imprese e start up del settore agroalimentare.
La riunione di stamani è stata la giornata conclusiva di un percorso di confronto tra università, enti di ricerca avviato nei mesi scorsi, curato da Invest in Tuscany, la struttura regionale che ha il compito di portare nuovi investimenti in Toscana, anche in agricoltura. Il progetto “Agritech”, in collaborazione con “The European House – Ambrosetti”, voleva comprendere i bisogni di innovazione e favorire chi è alla ricerca di innovazione. Con l’obiettivo, in estrema sintesi, di ridurre i costi senza compromettere qualità e tratti tipici del prodotto ed investendo sulla trasformazione alimentare di alto livello.
43mila le imprese toscane dell’agrifood
L’agrifood è sicuramente un settore strategico per l’economia toscana: conta 43mila imprese, 75.900 occupati e 3,8 miliardi di euro di valore aggiunto, in crescita dal 2015. La Toscana è anche la prima regione per Dop e Igp quanto a superficie coltivata, seconda per numero di prodotti certificati e tra le prime cinque per start up nel settore.
In tutta Italia gli investimenti sul mercato agrifood sono raddoppiati dal 2017 al 2021, pari oggi ad un miliardo e mezzo, con una forte crescita della nutrogenica. E anche il Pnnr ci investe: con un parterre di ventotto università, cinque centri di ricerca e diciotto imprese distribuite su tutto il territorio nazionale e rappresentative delle eccellenze italiane sta investendo su un centro di ricerca nazionale sull’Agritech. Un progetto da 350 milioni di euro, di cui 320 milioni arrivano dal Pnrr: un finanziamento senza precedenti per la ricerca in agrifood, di cui 45 milioni destinati al territorio toscano.
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La Toscana del tiro al volo sul tetto d’Europa
L'omaggio del Consiglio Regionale della Toscana ad Alessandro Gaetani, campione europeo di Compak Sporting
L’atleta originario di San Miniato è stato premiato dal presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo.
Presente alle cerimonia anche il sindaco sanminiatese Simone Giglioli.
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Stati Generali della Bellezza: risorse del PNRR per la rinascita dei borghi (dai cammini alla banda larga)
Si è conclusa la due giorni organizzata dalla lega delle Autonomie Locali che ha radunato a San Gimignano sindaci, assessori e altri rappresentanti del settore per confrontarsi sulle buone pratiche, servizi e criticità sulla promozione e valorizzazione dei territori
I temi di turismo e cultura sono stati al centro degli Stati Generali della Bellezza in programma a San Gimignano. L’iniziativa promossa da Ali, la lega delle Autonomie Locali ha creato un confronto tra sindaci, assessori alla cultura e al turismo che hanno condiviso buone pratiche, esperienze quotidiane ma anche criticità sulla valorizzazione delle città e dei beni culturali, artistici e naturali dei territori e delle risposte da dare verso un turismo sempre più sostenibile e green.
San Gimignano è stata protagonista e città ospitante degli Stati Generali. La scelta del comune toscano non è casuale, il centro storico è infatti uno dei 9 siti Unesco della Toscana e, prima della pandemia, accoglieva oltre 3,5 milioni di turisti l’anno. I numeri oggi sono in ripresa, anche se non ancora ai livelli del 2019. Per l’amministrazione comunale resta la necessità di gestire il sito Unesco secondo un piano preciso oltre che coniugare le esigenze dei residenti con quella dei turisti.
Per il ministro Franceschini, investire in turismo e cultura è un dovere e una opportunità per il nostro Paese. Importanti le risorse che grazie al PNRR saranno destinate ai piccoli borghi, alla valorizzazione dei cammini, alla banda larga ma anche al recupero del patrimonio come teatri e sale cinematografiche. Questo è possibile grazie ai tanti progetti presentati dalle amministrazioni locali che hanno partecipato ai bandi per queste risorse. Ai temi del turismo e cultura è poi strettamente legato il tema del potenziamento delle infrastrutture per permettere ai tanti turisti di poter raggiungere facilmente e visitare anche i piccoli musei e i borghi diffusi in Italia.
Turismo e cultura per la Toscana non sono solo un riflesso economico ma identità stimolo e arricchimento. Dalla legge sugli immobili storici a quella sui cammini, all’introduzione della città Capitale toscana della Cultura, la Regione è impegnata su tutti i fronti per la tutela e la valorizzazione del patrimonio toscano in linea con gli indirizzi del Ministero.
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Storie in salotto, tra libri, incontri e grandi ospiti: è La Terrazza di Casciano dei Bagni
Dal 10 luglio al 3 settembre il salotto senese della cultura pop anima il borgo con 12 eventi
Un cartellone di eventi per un incrocio di storie e di vite che raccontano l’animo autentico della Toscana e dell’Italia. Dopo l’anteprima del 26 giugno la partenza è fissata per il 10 luglio con il Premio Fonteverde 2022 alla regista Maria Sole Tognazzi, poi via da sabato 23 luglio a sabato 3 settembre con “La Terrazza dei Libri” che vedrà 12 incontri con gli autori e le novità editoriali più accattivanti della letteratura e saggistica contemporanea.
Tra i 30 ospiti attesi nel Borgo termale di San Casciano anche Walter Vetroni, Cristiano Malgioglio, Guido Martinetti fondatore di GROM, Maria Latella, Ilaria Capua e Stefano Coletta Direttore Intrattenimento Prime Time Rai. Da una panchina, in una piccola piazza toscana un grande programma culturale per parlare di società, salute, mafie, cultura, spettacoli, ambiente e impresa.
La rassegna culturale La Terrazza è realizzata dall’Associazione culturale “La Terrazza” grazie al sostegno dell’Amministrazione Comunale e al contributo del Consiglio Regionale della Toscana ed è stata presentata a Palazzo del Pegaso. Nel servizio le interviste al presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, alla sindaca di San Casciano dei Bagni Agnese Carletti e alla presidente dell’Associazione “La Terrazza” Federica Damiani.
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Al via il contest con Oliviero Toscani per scegliere il nuovo volto della Toscana
Toscani: “Quello che cerco è la faccia dell’anima della Toscana. Non una bellezza commerciale, artificiale, ma una bellezza che va al di là dei normali canoni e che non ha limiti di età"
La Toscana di Toscani è questo il titolo del contest promosso dalla Regione Toscana con il fotografo Oliviero Toscani per cercare il nuovo volto che rappresenti la nostra regione.
La Toscana è da sempre terra di grandi donne, da Caterina de’ Medici, l’Elettrice Palatina, fino ad Oriana Fallaci e Margherita Hack, donne forti, coraggiose e con un fascino che va oltre la bellezza canonica. Con questa iniziativa sarà scelto il volto femminile che promuoverà la Toscana e sarà svelato durante il grande evento dedicato alle donne che la Regione organizzerà a novembre di quest’anno, una cinque giorni che tratterà il tema sotto varie prospettive e che anticiperà il rilancio del progetto Benvenute in Toscana, rivolto al turismo per le donne.
Tutte coloro che vorranno partecipare potranno inviare la propria candidatura dal 15 luglio al 15 settembre, seguirà poi la selezione, il casting e lo shooting. Il fotografo Toscani ha le idee chiare sul volto della Toscana, senza trucco, con personalità e carisma.
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Viaggio nel cuore del Chianti alla scoperta delle eccellenze della Toscana
Tra Siena e Firenze si trova un territorio dove si produce uno dei vini migliori del mondo. Andiamo alla scoperta di tre realtà uniche che si trovano nel comune di Greve in Chianti: il Castello di Querceto, il Castello di Vitigliano e la Tenuta Casenuove
Nella strada che va da Firenze a Siena si incontra un territorio magico fatto di dolci colline ricoperte da viti di sangiovese.
Qui un sapere antico tramandato di padre in figlio governa il territorio creando quel paesaggio e soprattutto quel vino che ha reso la Toscana famosa in tutto il mondo. Il nostro viaggio parte dalla deliziosa piazza di Greve in Chianti, alla scoperta di tre eccellenze enologiche della regione.
Il Castello di Querceto possiede una delle cantine più antiche d’Italia, è di proprietà della famiglia Francois che è arrivata in Toscana nel 1739 a seguito del Granduca Francesco III di Lorena di cui fa parte anche il famoso archeologo che nell’800 ha fatto scoperte straordinarie come il Cratere Francois con cui gli etruschi miscelavano il vino. Quel vino con cui la famiglia produce circa 600 mila bottiglie di vino l’anno e che esporta in più di cinquanta paesi nei cinque continenti.
La seconda tappa del nostro viaggio ci porta al Castello di Vitigliano che Patrice Taravella sta restaurando insieme alla Tenuta di Vignamaggio fondata dalla famiglia fiorentina dei Gherardini in cui nacque, nel 1479 la celebre Monna Lisa, che Leonardo Da Vinci immortalò nel capolavoro de “La Gioconda”.
Un progetto enorme che porterà in Toscana appassionati di vino oppure semplici turisti che desiderano ammirare le bellezze del Chianti e che potranno celebrare qui anche il loro matrimonio.
La nostra escursione in territorio chiantigiano termina a Panzano nella “conca d’oro” chiamata così perchè grazie a particolare condizioni ambientali produce uno dei vini migliori al mondo.
Qui si trova la Tenuta Casenuove che oltre a produrre vino al 100% biologico ha creato un progetto di arte contemporanea in collaborazione con Galleria Continua.
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Moda Made in Tuscany. Dall’Istituto Modartech di Pontedera le nuove collezioni dei giovani designer
Un nuovo modo di pensare fuori dagli schemi ed elaborare strategie innovative capaci di proiettare la moda Made in Tuscany e Made in Italy in un’altra dimensione. Il frutto della sinergia vincente tra creatività, distretti industriali e istituzioni
L’Istituto Modartech apre le sue porte nell’ex area Piaggio a Pontedera, sede della Scuola di alta formazione. Una grande festa che ha come protagonisti i progetti di moda e comunicazione realizzati dagli studenti. È Co-Lab Evolution, laboratorio di talenti.
A Co-lab Evolution va in scena in futuro della moda, nel lavoro dei giovani pionieri formati da Modartech.
Nei progetti dei giovani designer c’è un profondo legame con la natura e una connessione con il Metaverso, trend 2022 e 2023 di moda, comunicazione e mondo tech. Per vivere il presente con i piedi ben saldi a terra e alle origini e la mente già tra le nuvole, quelle del cloud. Sono quarantatré le collezioni in mostra, la fioritura più preziosa e inaspettata del tempo della pandemia.
Tra capi iconici, tessuti avatar come una doppia pelle, Modartech presenta alla moda una nuova generazione di designer, figlie e figli dell’esaltazione del craftmanship, il saper fare artigiano che non ha mai smesso di essere protagonista.
Moda è libertà, è ricerca interiore dedicata all’identità. La forma più autentica di esprimere sé stessi. E indossare un abito è come ritrovare o scoprire la propria nuova vera voce.
Dalla scuola di alta formazione di Pontedera l’invito a buttare il cuore oltre gli ostacoli, a non accontentarsi e sperimentare ciò che nuovo, ciò che spaventa. A diventare persone capaci di accogliere il nuovo che c’è in noi e nel mondo.
Nel servizio le interviste al presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo, al direttore dell’Istituto Modartech Alessandro Bertini, alla direttrice creativa dell’Istituto Modartech Alessandra Carta e agli studenti Roberto Becai, Enrico De Marchi e Giuditta Rossi.
Per approfondire: www.intoscana.it
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Accènti intoscana: i campi della legalità a Suvignano
L'impegno dei giovani per la diffusione della legalità: 17 studenti fiorentini hanno partecipato ad un progetto di alternanza scuola -lavoro a Suvignano, nella tenuta confiscata alla mafia ed assegnata alla Regione Toscana
Il consigliere del presidente Giani per l’innovazione e le politiche giovanili Bernard Dika ha incontrato gli studenti fiorentini impegnati a Suvignano nei campi della legalità: “Serve l’apporto della comunità e dei giovani per abbattere la criminalità