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L’altro volto delle isole: l’Arcipelago Toscano fuori stagione

Popolari d’estate ma sempre più amate anche d’inverno. Le isole toscane, con la loro storia e il loro patrimonio naturale unico, sono in grado di meravigliare i viaggiatori in ogni mese dell’anno

Una destinazione straordinaria quella dell’Arcipelago Toscano; sette isole preziose, narra la leggenda, nate dalla meravigliosa collana di Venere che un giorno, mentre si trovava sul mare fra la Corsica e la Toscana, si ruppe e cadde nel Tirreno.

L’Elba, il Giglio, Capraia, Giannutri, Montecristo, Gorgona e Pianosa: uno straordinario mosaico di scenari naturali e geologici diversissimi, che dal 1996 fanno parte del Parco Nazionale. Un paradiso frequentato d’estate, certo, ma che d’inverno rivela la sua anima affascinante e selvaggia, capace di far innamorare escursionisti e avventori.

Elba

Trekking Isola d’Elba – © Benny Marty per Shutterstock

L’Elba è una destinazione dalle grandi tradizioni storiche, con giacimenti ferrosi che attirarono sia i Greci che gli Etruschi, e dalla grande cultura enogastronomica attraverso le produzioni agricole di qualità e i prodotti d’eccellenza, come olio, vino e miele. Terra di esilio del grande Napoleone dopo la sconfitta di Lipsia, rimangono numerose testimonianze del soggiorno dell’imperatore sull’isola come la Villa dei Mulini e la residenza estiva di San Martino.

Meta turistica rinomata per le sue spiagge, l’Elba sa sorprendere anche per le altre attrazioni da visitare in ogni stagione. Durante le giornate più fredde, si può fare tappa in uno dei tanti musei interessanti, tra cui il Museo Archeologico Nazionale di Marciana, le Miniere o il Museo del Mare di Capoliveri: luoghi perfetti per gli appassionati di storia e cultura. Se invece siete alla ricerca di sport all’aria aperta, sappiate che sull’isola ci sono numerosi sentieri per pedalare nella natura in mountain bike, oppure itinerari trekking con vista mozzafiato.

E per finire in bellezza potete concedervi una pausa rigenerante grazie alla sue sorgenti termali. Ne sono un esempio le Terme San Giovanni a Portoferrario, un vero toccasana d’inverno.

Giglio

Giglio Castello – © Costanza Baldini

Il Giglio fu meta turistica fin dall’antichità. Riaffiorano le testimonianze del passato come i resti dell’antica Villa Romana (I sec. d.C.) ben visibili nella caletta del saraceno. Per difendere l’isola dagli attacchi dei pirati i Medici realizzarono una rete di fortificazioni. La torre, che ricorda le scorribande saracene nel corso dei secoli, oggi è uno spazio espositivo.

Giglio Castello è un borgo medioevale che fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia. È dominato dalla Rocca Pisana o Aldobrandesca, nata anch’essa per ragioni difensive. Oggi è destinato a convegni, mostre, concerti e spettacoli teatrali e perfino ai matrimoni.

Sull’isola si snodano circa 60 km di sentieri trekking, che corrispondono a una trentina i percorsi. Ci si può anche dedicare al birdwatching.

Andare al Giglio d’inverno è anche un’ottima scusa per conoscere la sua tradizione vitivinicola che risale addirittura ai Romani. Negli ultimi anni molti vigneti eroici – ovvero difficoltosi da raggiungere, perché a picco sul mare – sono stati riscoperti dalle nuove generazioni, che producono l’Ansonaco (o Ansonica).

Capraia

Trekking all’isola di Capraia – © Parco Nazionale Arcipelago Toscano

Da Livorno, ci vogliono circa tre ore di traghetto per arrivare a Capraia, ex colonia penale e unica isola vulcanica dell’Arcipelago Toscano. I greci la chiamavano Aegylon, terra di capre, ma il suo nome fa forse riferimento ad un’antica radice etrusca, “kapra”, che significa “pietra” “luogo pietroso”.

Le coste occidentali sono infatti scoscese e impervie, quelle orientali e meridionali più dolci. Il profilo costiero è costituito da scogliere intercalate da piccole cale. Il paese e il porto sono i due centri abitati che accolgono i circa 300 abitanti residenti (fino a 3000 nel picco turistico), collegati dall’unica strada carrozzabile.

D’estate è la meta ideale per chi desidera fare un bagno nelle acque cristalline, scoprire le baie nascoste e fare una gita in barca. Nei mesi di ottobre e novembre, invece, si celebra il mese del totano, la cui pesca è rinomata in tutto il Tirreno, ed ha come momento di gloria la Sagra del Totano.

A Capraia, inoltre, vengono organizzate molte iniziative all’interno del Walking Festival (autunnale e primaverile) con passeggiate, trekking, birdwatching e whalewatching.

Giannutri

Isola di Giannutri – Arcipelago Toscano – © Marta Mancini

Acque limpidissime dove immergersi per ammirare veri e propri giardini subacquei, sentieri che si snodano tra i profumi e i colori della macchia mediterranea, dal mirto al rosmarino, e conducono a calette nascoste, nessuna spiaggia attrezzata, un solo bar e un’atmosfera sospesa nel tempo.

Tutto questo è Giannutri, l’isola più meridionale dell’Arcipelago Toscano abitata sin dall’antichità e oggi quasi deserta. Ma c’è un motivo in più per visitare questo piccolo gioiello ed è la visita al sito archeologico della Villa Romana.

Importante da sapere: è previsto il pagamento di un ticket di accesso all’isola in vigore tutto l’anno. Il pagamento è dovuto all’Ente Parco e si effettua per il giorno di accesso indipendentemente dall’orario di ingresso sull’isola.

Per chi raggiunge l’isola con navi di linea o mini-crociere il ticket è compreso nel biglietto, chi la raggiunge con imbarcazioni private può acquistarlo anche online.

Pianosa

Pianosa – © Marta Mancini

A Pianosa il carcere è stato dismesso nel 1998; attualmente sull’isola è presente un presidio dell’amministrazione penitenziaria che cura processi di recupero e di reinserimento dei detenuti nel mondo del lavoro, nell’ambito dei servizi di accoglienza e ristorazione, servizi agricoli e di manutenzione del territorio. Sull’isola è disponibile un servizio di bar ristorazione e un hotel.

Oltre che per le spiagge, Pianosa merita una visita anche per le catacombe, circa 700 sepolture scavate nella pietra locale e utilizzate a partire dal IV secolo d.C. Recentemente ha inoltre riaperto la Casa dell’Agronomo. Dopo tre anni di restauri ha una nuova veste: museo e infopoint. L’edificio risale alla metà dell’800, quando fu istituita la colonia penale agricola: oggi è la vetrina della biodiversità dell’isola.

Per conoscere tutta la ricchezza naturalistica e geo-archeologica dell’isola si possono prenotare escursioni e visite guidate. Le visite sono consentite nelle zone indicate dall’Ente Parco; non è consentito l’accesso (ad esclusione della zona del paese e di Cala Giovanna, unica spiaggia dove è permessa la balneazione) all’interno dell’isola senza la presenza di una Guida autorizzata.

Montecristo

Isola di Montecristo – © Roberto Ridi

Prima sede di un’abbazia, poi colonia penale e riserva di caccia, infine riserva biogenetica del Consiglio d’Europa. Forse è la sua storia così eterogenea a spingere i visitatori a esplorare Montecristo, una delle isole più selvagge e importanti per la tutela della biodiversità dell’Arcipelago Toscano: uno scrigno di natura e mare limpido da proteggere e preservare.

Ma il suo passato è solo un piccolo tassello della sua ricchezza. Montecristo, infatti, con una superficie di 10,4 chilometri quadrati e un perimetro costiero di 16 chilometri, è il sogno di ogni turista amante del trekking e dei panorami mozzafiato, tra rocce e onde.

L’accesso all’isola è rigidamente regolamentato a terra e a mare: è vietata la balneazione, così come non è consentito prelevare alcuna specie vegetale o animale, né materiale di interesse geologico. Le visite guidate sono autorizzate fino ad a un numero massimo consentito. I periodi di fruizione sono compresi tra il 1° marzo e il 15 aprile e tra il 15 maggio e il 31 ottobre, con esclusione del periodo 16 aprile – 14 maggio per motivi di tutela dell’avifauna migratoria.

Gorgona

L’isola di Gorgona – © Roberto Ridi

Anche per visitare Gorgona, sede di un penitenziario, è necessario iscriversi ai tour guidati autorizzati dall’Amministrazione Penitenziaria in accordo con l’Ente Parco. Ogni anno viene elaborato un calendario con un numero massimo di 100 turisti al giorno. Una volta verificata la disponibilità di posti, è necessario effettuare la prenotazione 14 giorni prima della data prescelta per poter procedere all’invio dei nominativi alla Direzione Penitenziaria.

La visita consiste in un’escursione trekking con guida lungo il percorso autorizzato. Una volta sull’isola, è obbligatorio seguire le indicazioni della guida e non è possibile muoversi individualmente. Non è consentito l’uso di apparecchi fotografici e di telefoni cellulari e la balneazione è vietata.

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