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Vini toscani, l’exploit di Carpineto in Canada

A dispetto di una congiuntura mondiale negativa i dati dal mercato nordamericano fanno sperare in una ripresa: premiate la diversificazione dei prodotti e la sostenibilità

La verticale di Carpineto con le vecchie annate del Nobile di Montepulciano Riserva

Crisi mondiale, inflazione, nuovi gusti e destocking turbano il mercato del vino in nord America, da sempre sbocco privilegiato per le aziende toscane. In un anno così turbolento l’exploit di Carpineto, storica etichetta toscana è un segnale di speranza per un ritorno alla normalità.

Carpineto si posiziona al primo posto tra le aziende vinicole toscane esportatrici in Canada, uno dei 10 mercati più importanti a livello mondiale. In Canada l’Italia ha raggiunto nel miglior anno il 22% in termini di export, di cui il 21% rappresentato dai vini fermi (rossi in particolare).

La Toscana si distingue con il Brunello soprattutto a tirar su le sorti dei vini rossi premium nell’ultimo anno, soprattutto nella ristorazione con l’ilcinese vero e proprio re delle carte dei vini. In questo quadro Carpineto nel 2023 ha segnato il +8% in Canada: dato che si riferisce alla vendita dai negozi dei monopoli.

La storia tra Carpineto e Canada comincia a metà degli anni ’80 dello scorso secolo. L’azienda si posiziona soprattutto in Quebec e conquista in particolare il segmento della ristorazione di fascia alta. Quarant’anni dopo le chiavi della porta della Toscana vinicola nel secondo Paese più grande al mondo le tiene dunque Carpineto con le tre denominazioni principe, Chianti Classico, Brunello, Vino Nobile di Montepulciano.

L’export in Canada dell’azienda fondata da Sacchet e Zaccheo nel 1967, e tuttora gestita dalle due famiglie fondatrici, vede primeggiare i fine wines con oltre alle tre denominazioni. A cui si aggiungono i Super Tuscan che la griffe nata in Chianti Classico e oggi con 5 tenute nella regione, cominciò a produrre nel 1987 mettendo in campo una nuova linea di produzione, quella dei Farnito. Al primo posto si piazzò subito il Farnito Cabernet Sauvignon.

Sullo scenario del Nord America, non è solo il Canada a brillare quanto all’export per Carpineto, gli Usa segnano infatti una crescita del +6% in bottiglie vendute e +14% in valore. In un quadro complessivo per i vini a denominazione toscani piuttosto complesso, con addirittura un -11.1% per il Chianti Classico nel 2023, l’azienda è in netta controtendenza.

Tra le ragioni che spiegano il primato, oltre all’aver cominciato presto a credere e coltivare i mercati del Nord America, la diversificazione nei mercati con un’ampia scelta dei prodotti e l’ottimo rapporto qualità/prezzo.

Non ultimo fattore la sostenibilità che, insieme ai vini low e no alcol, in Canada è il parametro fondante dei consumi di vino, spinto proprio dagli stessi monopoli come fattore in base al quale selezionare le aziende.

E’ il caso di Carpineto, azienda totalmente eco sostenibile in tutte le sue cinque tenute ad emissione zero e le cui bottiglie “leggere” rientrano in una strategia dove c’è grande attenzione anche al packaging e agli imballaggi.

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