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Bimbo di due anni in arresto cardiaco, il nonno lo salva guidato al telefono da una operatrice del 118

Sara Ferragalli ha risposto alla richiesta di aiuto arrivata da San Gimignano e ha dato indicazioni preziose per la rianimazione del piccolo. Il suo racconto: “Lavoro di squadra, il nonno è stato straordinario”. I ringraziamenti del presidente Giani

Sara Ferragalli

Tutto accade in pochi attimi: un bambino di quasi due anni rischia di soffocare e va in arresto cardiatico. Il nonno, con sangue freddo, chiama il 118 e all’altro capo del telefono trova una operatrice che con altrettanta fermezza lo guida nella rianimazione e, di fatto, gli salva la vita. È successo la sera del 20 luglio, poco dopo le 19, a Monteoliveto, una frazione di San Gimignano, nel senese. A rendere nota la vicenda l’Azienda sanitaria Toscana sud est.

La storia a lieto fine

Il bambino si trovava, come spiega l’Asl, “in arresto cardiaco su base asfittica”. Non risponde più ai nonni e immediatamente parte la chiamata ai soccorsi. Risponde Sara Ferragalli, infermiera dell’Emergenza-urgenza, che si informa sulle condizioni del bimbo e giudica, in sintesi, che sia in arresto cardiaco da soffocamento. Inizia quindi a guidare il nonno nelle manovre di rianimazione cardiopolmonare. “Ho trasmesso al mio interlocutore tutto ciò che avrei fatto io, con sicurezza”, racconta ricordando quei momenti.

Non sa se quello che sta facendo il nonno è corretto. “Per questo, ho cercato di essere più specifica possibile e di trasmettere le cose giuste per ridurre il margine di errore. Ho suddiviso in microperazioni chiedendo via via se fossero state eseguite”.

Si sofferma poi sull’altro “eroe” di questa storia a lieto fine: il nonno. “Non è stato bravo, di più. È stato concentrato tutto il tempo, sempre connesso con me. Ho capito che il bimbo si era ripreso dal cambiamento nella voce del nonno, diventata a un certo punto più rilassata”.

Mentre il bambino si riprendeva, in pochi minuti è arrivato l’elisoccorso che lo ha trasportato al Meyer di Firenze. Le sue condizioni sono ora buone e si trova ricoverato in osservazione breve al Pronto soccorso.

Michela Gronchi

Sono storie di straordinaria quotidianità per gli operatori del 118. “Non è la prima volta per me, è il nostro lavoro – continua Sara Feragalli, – siamo abituati a vivere queste situazioni, sono ordinarie. Lo straordinario è trovare un interlocutore così collaborante” Oltre all’operatrice e al nonno, questa vicenda ha altre due protagoniste: l’infermiera master Michela Gronchi, che “ha attivato subito l’elisoccorso” e l’operatrice tecnica Azzurra Cherubini che ” si è tenuta in contatto con il personale sull’ambulanza per dargli informazioni in tempo reale sull’evoluzione degli eventi. È una catena che ha funzionato in ogni sua parte. Siamo abituati, noi lavoriamo cosi: organizzati, tutti uniti e veloci”, conclude Sara.

Azzurra Cherubini

I ringraziamenti del presidente Giani

Una storia che ha colpito tutti. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, si congratula con i soccorsi e li ringrazia di cuore: “Difenderò sempre il nostro sistema sanitario pubblico”, afferma.

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