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Ciliegia di Lari IGP, un viaggio tra storia e gastronomia

È online un nuovo video della rassegna regionale “Nato in Toscana” dedicato uno dei prodotti più dolci delle Terre di Pisa. Proprio qui, da oltre mezzo secolo, si celebra la raccolta con una sagra che si tiene tra fine maggio e inizio giugno

Si consuma fresca o come ingrediente per la preparazione di sughi e marmellate, nella lavorazione di salumi e nella produzione di liquori e bevande. È la Ciliegia di Lari che di recente ha ottenuto il marchio IGP che garantisce e valorizza a livello europeo la qualità del frutto delle Terre di Pisa.

La rubrica Nato in Toscana

La Ciliegia di Lari IGP è anche protagonista della rubrica Nato in Toscana, un’iniziativa che rientra tra le attività informative messe in piedi grazie all’intesa che la Regione Toscana ha siglato con le associazioni dei consumatori del Comitato Regionale Consumatori Utenti (CRCU) e le organizzazioni professionali dell’agricoltura (Confcooperative, Lega Coop, Cia, Coldiretti, Confagricoltura).

Scopo della campagna è far conoscere al pubblico i prodotti che mangiamo, da dove provengono, il loro valore nutraceutico e come si collocano nella piramide alimentare toscana.

Nell’ambito di questo protocollo, verranno realizzati dei video per raccontare l’offerta agroalimentare regionale, in particolare i 16 prodotti DOP e i 15 IGP.

Ciliegia di Lari IGP

L’Indicazione Geografica Protetta «Ciliegia di Lari», designa il frutto allo stato fresco del ciliegio dolce Prunus avium, famiglia delle Rosaceae.

La coltivazione della Ciliegia di Lari IGP può avere luogo in coltura specializzata e in coltura promiscua, con una resa massima a pianta di 150 kg. La raccolta dei frutti, fatta esclusivamente a mano e avendo cura di conservare il peduncolo, avviene tra il 1° maggio e il 31 luglio. I frutti, sottoposti ad accurata cernita, devono essere integri, puliti, sani ed esenti da marciumi, residui di prodotti fitosanitari e parassiti.

La Ciliegia di Lari IGP ha un sapore naturalmente dolce e fruttato. Si distingue per la naturale dolcezza dovuta all’elevato tenore zuccherino. La sua polpa varia da poco consistente a molto consistente, in relazione alle diverse cultivar. La buccia è lucente e ha un colore che va dal rosso brillante al rosso scuro.

Origini e consumo

Foto storica, mercato di Lari

Casciana Terme Lari e i Comuni limitrofi sono da sempre zone vocate alla produzione delle ciliegie. Sin dal 1700 la ciliegia è stata protagonista di scambi remunerativi, in particolare nello storico mercato sotto le Logge di Lari. Nel 1957, per rilanciare la filiera, gli abitanti di Lari diedero vita alla Festa delle ciliegie, un evento che si ripete ogni anno e che attrae numerosi appassionati.

La Ciliegia di Lari IGP si conserva in frigorifero per alcuni giorni. Si può consumare fresca ed è anche indicata per produrre conserve e confetture, o come ingrediente per prodotti di pasticceria.

Come riconoscere il prodotto

Il prodotto è immesso in commercio in confezioni sigillate. Le ciliegie destinate alla trasformazione, non riservate al consumatore finale allo stato fresco, possono essere vendute “alla rinfusa”. Ogni confezione deve riportare la denominazione Ciliegia di Lari IGP, il logo del prodotto, il logo comunitario e i riferimenti del produttore.

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