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Oli d’Italia, la Toscana cala il poker nella guida del Gambero Rosso

Quattro i premi speciali, 54 le aziende presenti nella pubblicazione di cui 27 sono le eccellenze con le Tre Foglie

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Quattro premi speciali, 54 aziende in guida di cui 27 possono fregiarsi delle Tre Foglie, il massimo riconoscimento assegnato dal Gambero Rosso all’eccellenza olearia. La Toscana al Vinitaly non fa cantare solo le bottiglie di vino ma pure quelle dell’olio a Verona.

La Guida Oli d’Italia dedicata agli extravergine italiani, giunta alla sua 14esima edizione e che quest’anno vanta il sostegno di Banca Monte dei Paschi di Siena, è stata presentata al Sol&Agrifood di Verona, che si svolge in contemporanea con Vinitaly. Sono 389 le aziende produttrici per 679 etichette di extravergine valutate, di cui 191 le Tre Foglie e 34 le Stelle, che hanno ottenuto il massimo punteggio per dieci anni.

Uno strumento per esperti e consumatori

Il mondo dell’olio extravergine di oliva è complesso e affascinante allo stesso tempo: ciascun prodotto presenta caratteristiche uniche e la nostra Guida vuole orientare professionisti e consumatori nella scelta del miglior prodotto capace di soddisfare gusti e abbinamenti diversi” commenta Stefano Polacchi, curatore della Guida del Gambero Rosso.

Cinque le fasce di prezzo considerate, dagli oli con prezzo inferiore ai 10 euro ai prodotti più eccellenti anche oltre i 30 euro al litro. Vengono offerte anche indicazioni dei produttori di olive da mensa e delle aziende che offrono ospitalità e ristorazione in campagna per un’informazione completa ed esaustiva. I singoli extravergine sono stati valutati anche per il loro profilo aromatico, sulla base dell’intensità di fruttato, amaro e piccante, utile a determinare eventuali abbinamenti con cibi e ingredienti.

Il palmares della Toscana per il Gambero Rosso

La Toscana difende bene la sua tradizione olearia profondamente radicata nella cultura e nell’identità della regione. I numeri parlano chiaro: 54 le aziende che la rappresentano nella Guida di cui 27 sono le eccellenze, soprattutto nella zona di Firenze. Alcune si fregiano della stella (*) che celebra la permanenza in Guida da oltre dieci anni.

I quattro premi speciali conferiti

Miglior Fruttato leggero assegnato a Maria Pia Buoni o Del Buono, a Cetona in provincia di Siena. Si aggiudica il premio per il suo Dop Terra di Siena Podere Ricavo, un connubio di delicatezza e complessità con sentori di carciofo, mandorla, pinolo e lattuga.

Miglior Fruttato medio è assegnato a Fonte di Foiano*, a Castagneto Carducci in provincia di Livorno. Riceve il riconoscimento per il suo Riflessi Monocultivar Maurino con un bouquet di profumi che rimanda alla foglia di pomodoro, erba tagliata, erbe aromatiche e sentori balsamici

Premio Olio & Vino al Castello di Fonterutoli, a Castellina in Chianti in provincia di Siena. L’azienda è premiata per il suo Dop Chianti Classico con sentori di carciofo, mandorla, cipresso, rucola e note balsamiche. L’olio viene prodotto nella struttura dei marchesi Mazzei insieme al pregiato vino.

Premio Olio & Turismo alla struttura di Stefano e Francesco Fop, a Guardistallo in provincia di Pisa. Si tratta di un casolare ristrutturato secondo i principi della bioedilizia tra le colline pisane, anticamente sede di un monastero. Fop è immerso in un territorio celebre per la produzione di extravergine.

Queste le altre Tre Foglie in guida

Firenze
Fattoria di Poggiopiano, Fiesole, con il suo Plenum BIO
Fattoria di Volmiano, Calenzano, con il suo Laudemio BIO
Fattoria Ramerino*, Bagno a Ripoli, tra cui spicca il suo Monocultivar Frantoio BIO
Fattoria Triboli, Impruneta, con il suo Olio Extravergine di oliva BIO
Fontodi, Greve in Chianti, con il suo DOP Chianti Classico BIO
Frantoio Pruneti, Greve in Chianti, tra cui spicca il Monocultivar Frantoio BIO
Frescobaldi, Pontassieve, con il suo Laudemio
I Tattoli, San Casciano in Val di Pesa, con il suo DOP Chianti Classico
La Gramigna, Pontassieve, con l’IGP Toscano Colline di Firenze Monocultivar Moraiolo BIO
La Sala del Torriano, San Casciano in Val di Pesa, con il suo DOP Chianti Classico BIO
Le Mortinete, Impruneta, tra cui spicca il Monocultivar Frantoio
Marzocco di Poppiano, Montespertoli, tra cui spicca il suo Monocultivar Correggiolo
Principe Corsini – Villa Le Corti, San Casciano in Val di Pesa, con il DOP Chianti Classico Monocultivar Frantoio BIO
Tenuta La Poggiona, San Casciano in Val di Pesa, tra cui spicca l’IGP Toscano Monocultivar Pendolino BIO

Grosseto
Frantoio Franci*, Castel del Piano, tra cui spicca il Delicate Monocultivar Maurino

Pisa
Podere Il Montaleo, Casale Marittimo, tra cui spicca il Monocultivar Lazzero

Pistoia
Balduccio, Lamporecchio, con il suo 1979 BIO
Bellandi, Uzzano, con il suo Insieme BIO
Frantoio di Croci, Massa e Cozzile, tra cui spicca il suo Riserva
Tenuta Querciamatta, Monsummano Terme, con il suo Ragazzaccio Monocultivar Leccino BIO

Siena
Dievole, Castelnuovo Berardenga, con il suo DOP Chianti Classico
Fèlsina, Castelnuovo Berardenga, tra cui spicca il Monocultivar Correggiolo BIO
Losi, Castelnuovo Berardenga, con il Querciavalle DOP Chianti Classico Monocultivar Correggiolo

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