Enogastronomia/

Slow Food: chiocciole, eccellenze e premi filiera per i birrifici toscani

Il massimo riconoscimento nella nuova guida è andato a Birrificio del Forte, Cantina Errante e La Diana birrificio agricolo

Il Birrificio del Forte

Prosegue l’avanzata dei toscani nella guida Birre d’Italia 2025 di Slow Food Editore. Ad oggi su 511 aziende segnalate su e giù per l’Italia, e 2634 birre assaggiate e descritte dagli oltre 100 collaboratori la Toscana spicca per la qualità dei suoi produttori.

A potersi fregiare delle chiocciole quest’anno sono: Birrificio del Forte, Cantina Errante e La Diana. Le Chiocciole sono attribuite alle aziende migliori d’Italia per la capacità di esprimere “una forte identità produttiva” e di rendere “la scena nazionale una delle più interessanti a livello mondiale“.

Le Eccellenze e i premi Filiera

Tra le Eccellenze, aziende con un’elevata qualità media su tutta la produzione, in Toscana si trovano: Brasseria della Fonte, Brùton, Calibro 22, Chianti Brew Fighters, Degged, La Stecciaia e Piccolo Birrificio Clandestino.

La Filiera è una new entry in guida: vengono premiati i birrifici che si dedicano con particolare attenzione alla produzione delle materie prime. In Toscana la guida di Slow Foof premia: La Stecciaia, Podere Fatucchio, Podere La Berta, Poggio Rosso, La Diana, Cantina Errante Sidro.

Infine tra i locali eccellenti, premio assegnato agli indirizzi che si distinguono per la selezione e il servizio delle birre e per l’accoglienza la guida di Slow Food pone Archea Brewery di Firenze e La Torre del Luppolo di Pisa.

I premi ottenuti dal Birrificio del Forte alla guida alle birre d’Italia-Slow Food

Premio costanza al Birrificio del Forte

Il Birrificio del Forte di Pietrasanta, capitanato da Francesco Mancini, ha visto confermata la Chiocciola, ma è stato assegnato pure uno dei 9 premi speciali. Si tratta del “premio costanza“, con la seguente motivazione: “Il birrificio di Francesco Mancini ha costruito la sua fama proprio sulla capacità di essere creativo e costante insieme. Birre cesellate produzione dopo produzione alla ricerca di una precisione che le renda un approdo sicuro di puro piacere”.

Fra le “etichette imperdibili”, infine, altre creazioni del Forte sono: la Birrasanta, la Cintura d’Orione, Il Tralcio, la Mancina, la Regina del Mare e la Saison del Villaggio.

“Siamo davvero felici di questi risultati, ottenuti grazie a una passione smisurata per la birra, a un grande lavoro di squadra al Birrificio e ai nostri affezionatissimi clienti, che ci seguono dal primo giorno di apertura. Il premio alla costanza qualitativa ci rende poi particolarmete orgogliosi e ci conforta che la via scelta da sempre – quella della qualità senza compromessi – è la strada giusta”, commenta Mancini.

La Diana Birrificio Agricolo

I riconoscimenti per Cantina Errante e La Diana

Soddisfazioni anche per Cantina errante che conferma la Chiocciola anche quest’anno. “Siamo molto felici perché condividiamo la filosofia di Slow Food e cerchiamo di fare del nostro meglio ogni giorno per metterla in pratica lavorando sul nostro territorio con attenzione alla stagionalità, alle varietà antiche, alla lentezza e alla spontaneità -spiegano dal birrificio di Barberino Tavarnelle-. Altro riconoscimento importante che abbiamo ricevuto quest’anno è per la filiera, che per noi significa soprattutto dare valore alle persone con cui collaboriamo e alle loro battaglie quotidiane per un’agricoltura buona e pulita”.

Grandi soddisfazioni dalla guida Slow Food anche per La Diana birrificio agricolo di Siena che festeggia il decennale alla grande. Ha ottenuto oltre alla Chiocciola il premio Filiera per “l’impegno di quei birrifici che si dedicano con particolare attenzione alla produzione delle materie prime”.

La migliore selezione da Archea Brewery

Il Premio Migliore selezione di birre alla spina è andato invece ad Archea Brewery di Firenze con la motivazione: “Una selezione ampia che guarda con la stessa attenzione a passato, presente e futuro. Un pub nel quale l’attenzione al servizio è assoluta e che riesce a far conoscere l’Italia e il mondo da un bancone”.

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