Attualità/

Una pedalata nel cuore di Firenze per i diritti e la parità di genere per la Toscana delle Donne

Grande partecipazione per l'iniziativa "Pedale Rosso" che ha attraversato la città in bici contro la violenza e gli stereotipi

Dom 17 Novembre, 2024

La pioggia non ha fermato “Pedale Rosso”, la pedalata per i diritti delle donne, contro la violenza di genere e gli stereotipi, che oggi ha attraversato Firenze per la Toscana delle Donne, l’iniziativa della Regione Toscana per promuovere la parità di genere.

Tanta partecipazione per l’evento nato da un’idea di Marianella Bargilli con il supporto del campione del mondo di ciclismo Paolo Bettini: la manifestazione è partita da Piazzale del Re alle 11 con in testa il presidente della Toscana Eugenio Giani, la capo di Gabinetto Cristina Manetti e la ciclista afghana Yuldoz Hashimi, che ha lanciato un messaggio per i diritti delle donne nel suo Paese, dove non possono nemmeno fare sport.

Vengo dall’Afghanistan – ha detto Hashimi  – un paese dove non c’è libertà per le donne. Da quando i talebani hanno ripreso il potere, il 15 agosto del 2021, le donne non hanno nemmeno il diritto di andare a scuola, di lavorare, di fare sport. Come ragazza afghana voglio raccontare al mondo che le mie connazionali hanno bisogno di libertà e non vogliono che il mondo si dimentichi di loro.”

“Dobbiamo declinare il contrasto alla violenza e ai femminicidi – ha detto il presidente Giani – cercando di creare sensibilità su tutti i piani. Lo sport e l’attività motoria aiutano a mettere al centro della nostra battaglia e del nostro impegno il ruolo della donna, che merita di essere valorizzato in ogni suo aspetto.” 

All’arrivo in Piazza Duomo di “Pedale Rosso” ad accogliere i ciclisti è stata “L’Attesa”, l’installazione luminosa in pura pop arte di Marco Lodola che l’artista ha realizzato appositamente per la Toscana delle Donne.

“Ci sono tante persone, tante bambine e bambini che si sono resi disponibili per lanciare questo messaggio, dal parco delle Cascine fino a Piazza Duomo – ha aggiunto Cristina Manettidevo ringraziare Paolo Bettini e Marianella Bargilli che hanno ideato questa iniziativa alla quale partecipano due campioni mondiali di ciclismo, oltre a Paolo anche Alessandra Cappellotto, e una campionessa nella vita, Yuldoz Hashimi, che da qui invia il proprio messaggio di libertà a tutte le donne nel mondo, non soltanto in Afghanistan. Il nostro viaggio continua e prosegue, sperando che sempre più persone possano raccoglierlo e rilanciarlo”.

Nell’occasione è stato anche consegnato il Pegaso della Toscana delle Donne a Paolo Bettini e Marianella Bargilli, ideatori dell’iniziativa.

Attualità/

Toscana delle donne, Stefania Sandrelli e il riscatto di Santuzza

A poche ore dalla serata inaugurale sul palco del Maggio Musicale Fiorentino l'attrice racconta il rapporto con l'eroina della Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni

Sab 16 Novembre, 2024

È pronto a partire il viaggio della Toscana delle Donne. Poche ore dividono dalla serata inaugurale dove a farla da padrone saranno la musica, le parole, le storie e le testimonianze al femminile. Un grande evento a Firenze, sul palco del teatro del Maggio Musicale Fiorentino, che vede protagonista Stefania Sandrelli. La grande attrice rilegge la Cavalleria Rusticana di Piero Mascagni dal punto di vista di Santuzza: una storia esemplare a cui affidare il messaggio della Toscana delle donne, il festival ideato da Cristina Manetti.

“Sono felicissima di ripartire per la terza volta -sottolinea Cristina Manetti, capo di gabinetto della presidenza della Regione Toscana- con questo grande viaggio per i diritti delle donne. Sapere che salirà sul palco del Maggio Musicale Fiorentino Stefania Sandrelli è una grande gioia. Sandrelli è il volto meraviglioso del cinema italiano nel mondo. Una donna così interpreterà Santuzza e dimostrerà ancora una volta che per contrastare la violenza di genere bisogna fare un lungo percorso di affermazione dei diritti delle donne e lei ne sarà una grande testimonial”.

Il reading “Relazioni pericolose” ispirato all’opera del compositore livornese Pietro Mascagni offre quindi il punto di vista della protagonista ed è un po’ come se fosse il punto di vista di tutte le donne del mondo.

“Il reading, scritto da Debora Pioli, è un po’ un modo per rigirare la frittata. Anche un nome ti può condizionare: così dice Santuzza -racconta Stefania Sandrelli-. Parliamo di condizionamenti: io mi chiamo Santuzza ma non è detto che sia una santa, anche se per gli uomini, dice nell’opera, siamo o Lole o Santuzze”. Per Stefania Sandrelli il cammino per l’affermazione dei diritti delle donne e per una reale parità è ancora lungo. L’attrice si dice però convinta che è solo questione di tempo.

Cultura/

“Festival di Cinema e Donne”, in arrivo l’edizione 45

Il festival si tiene dal 20 al 24 novembre, a La Compagnia, nel cartellone della "50 Giorni di Cinema".

Ven 15 Novembre, 2024

La manifestazione è inserita nel programma de “La Toscana delle Donne”, iniziativa ideata e diretta dalla Capo di Gabinetto alla Presidenza della Regione Toscana, Cristina Manetti.

Attualità/

Opportunità e sfide della rigenerazione urbana per la Toscana diffusa, il punto a Lucignano

Durante il convegno è stato fatto il punto sulla situazione attuale in Toscana e sulle prospettive future, rese possibili anche grazie ai fondi europei del PNRR, ai fondi di sviluppo e coesione, e a quelli per lo sviluppo regionale, oltre alle risorse statali e regionali

Ven 15 Novembre, 2024

Le politiche e i progetti di rigenerazione urbana nella Toscana diffusa sono stati il fulcro del convegno organizzato dalla Regione Toscana presso il Teatro Rosini, nel Comune di Lucignano in provincia di Arezzo. Grazie agli interventi regionali, attraverso sia risorse regionali, che dal PNRR per la qualità dell’abitare e i fondi di sviluppo e coesione prosegue il percorso di rinnovamento nei Comuni della Toscana diffusa con interventi e azioni concrete.

Queste risorse sono state destinate principalmente ai comuni di piccole e medie dimensioni, con l’obiettivo di promuovere la coesione territoriale, contrastare lo spopolamento e restituire alle comunità locali spazi e luoghi di aggregazione.

La strategia di rigenerazione urbana si conferma uno strumento trasversale ed efficace non solo per limitare il consumo di suolo, ma anche per riqualificare borghi, città e immobili inutilizzati. Questo approccio punta, inoltre, a ricucire il tessuto sociale, restituendo vitalità e identità ai territori della Toscana diffusa.

La cornice in cui si è svolto l’evento è stato il Teatro Rosini che si trova nella Rocca nel centro storico di Lucignano che è stato recuperato proprio grazie alle risorse stanziate dal bando regionale per la rigenerazione urbana rivolto ai comuni sotto i 15mila abitanti.

Attualità/ Orizzonti, storie di rigenerazione urbana e sociale

Orizzonti, storie di rigenerazione urbana e sociale: il trailer

“Orizzonti – storie di rigenerazione urbana e sociale” il nuovo format video curato da intoscana.it destinato al racconto delle azioni e dei progetti di rigenerazione urbana intraprese dalla Regione Toscana.

Ven 15 Novembre, 2024

C’è una linea che corre lungo tutta la Toscana, dalle grandi città d’arte ai borghi più autentici e inesplorati. Una linea che collega la costa alle montagne, attraverso pianure e colline. Che connette strade, storie, donne, uomini e giovani. E’ la rigenerazione urbana.

Una linea che restituisce spazi sociali alle comunità; che lega luoghi urbani e rurali; che valorizza il patrimonio ambientale, paesaggistico e lo rende a misura d’uomo; che offre a imprese e territori la possibilità di cogliere le sfide del futuro. E’ una Toscana diffusa che non lascia indietro nessuno. E che continua a lavorare, giorno dopo giorno, per guardare sempre oltre il limite. Verso nuovi orizzonti.

Enogastronomia/

Osterie d’Italia 2025: la guida di Slow Food incorona la ristorazione toscana di qualità

Presentata oggi in Consiglio regionale a Firenze la guida dedicata ai locali più autentici: 27 quelli in Toscana premiati con il massimo riconoscimento, la Chiocciola

Gio 14 Novembre, 2024

La Toscana è la terza regione più premiata nella Guida Slow Food Osterie d’Italia 2025 dedicata alla ristorazione più autentica e di qualità: dei 324 locali italiani che hanno ricevuto il massimo riconoscimento della Chiocciola, assegnato alle insegne che si contraddistinguono per l’eccellente proposta, l’ambiente, la cucina e l’accoglienza, ben 27 si trovano in Toscana.
La guida è stata presentata oggi in Consiglio regionale a Firenze in un evento dedicato alla ristorazione toscana d’eccellenza, che ha visto protagonisti anche alcuni degli osti segnalati nella pubblicazione.

Enogastronomia/

La Finocchiona Igp al debutto sul mercato Usa dal 2025

Crescente la richiesta anche sui mercati esteri di un prodotto che è sinonimo di territorio e di sostenibilità ambientale

Gio 14 Novembre, 2024

La Finocchiona Igp è la regina dei salumi toscani. Nella gastronomia spicca per sapore, profumi e unicità. Merito delle carni di genealogia italiana certificata, della consistenza morbida, della ricetta artigianale tramandata di padre in figlio nelle aziende consorziate.

A fare la differenza è però l’inconfondibile aroma di finocchio. Vero e proprio marchio di fabbrica di un prodotto Igp unico sotto tutti i punti di vista. Durante il recente Buy Food il consorzio ha illustrato, nel corso di una visita alla Salumeria di Monte San Savino, come nasce la Finocchiona Igp e quali sono le sue peculiarità.

Un salume che esprime al meglio il Valdarno e svolge un ruolo importante nella salvaguardia della biodiversità in Toscana. In questa direzione va il progetto di sostenibilità che punta sulle api per impollinare i fiori di finocchio e salvaguardare così la biodiversità del territorio.

Un elemento ulteriore per dare valore a un prodotto sempre più apprezzato anche all’estero, a dimostrazione che è un autentico ambasciatore del territorio. La domanda crescente non fa che confermarlo e dal 2025 si attende l’ingresso delle prime finocchione Igp sul mercato degli Stati Uniti.

Enogastronomia/

Le prospettive del Marrone di Caprese Michelangelo dopo la Dop

L'impegno dei 130 soci produttori della cooperativa agricola forestale Valle Singerna per valorizzare il prodotto

Gio 14 Novembre, 2024

Caprese Michelangelo è universalmente noto per avere dato i natali a uno dei più grandi artisti del Rinascimento. In quest’angolo della Valtiberina Toscana sono però abituati al bello e soprattutto ai capolavori anche in natura.

Caprese è sempre stato un paese vocato alla castanicoltura da secoli per non dire millenni e conosciuto per la qualità dei suoi marroni. Oggi a portare avanti questa tradizione è la cooperativa agricola forestale Valle Singerna. Sono circa 130 i soci produttori che conferiscono i loro marroni in azienda per avviarli alla lavorazione della farina e alla commercializzazione.

Purtroppo la produzione è calata tra spopolamento del paese, stagioni avverse ed eventi patogeni. Negli anni Cinquanta si producevano 7-8000 quintali di marroni, oggi un’annata media arriva su 2000-2500 quintali, ben lontani dalle quantità di un tempo. Negli anni del cinipide si era scesi sotto i 300 quintali e la produzione era stata quasi azzerata.

La cooperativa agricola forestale Valle Singerna e in generale i produttori della zona, come emerso nel corso dell’ultimo Buy Food, hanno raddoppiato gli sforzi per il rilancio del prodotto. Puntando proprio sulla Dop e adoperandosi per mantenere i castagneti sempre in ordine.

Attualità/

La Sala del Gonfalone del palazzo del Pegaso ritrova i colori originali

Mazzeo: "Orgoglioso di essere tornati a investire sui palazzi delle istituzioni. Adesso vigliamo aprire il palazzo ai cittadini e alle cittadine"

Mer 13 Novembre, 2024

La sala del Gonfalone nella sede del Consiglio regionale a Firenze, così chiamata per la presenza del Gonfalone, simbolo della Regione Toscana, per volere dell’assemblea e sotto la supervisione della Soprintendenza di Firenze, è stata restituita ai fasti settecenteschi,  con un’opera di restauro che ha portato al recupero dei colori originali. Non solo: sono stati ritrovati anche ulteriori decori nei sovrapporta. “Un lavoro di grande importanza, non per noi ma per i cittadini” ha commentato il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo

Innovazione/

I servizi online della PA per tutti a Pistoia con il nuovo Punto Digitale Facile

Apre oggi il nuovo sportello presso il Centro Anziani di Montoliveto, gestito dalla Fondazione Sant'Atto insieme a Ceis, Anteas e Auser

Mer 13 Novembre, 2024

È aperto da oggi presso il Centro Anziani di Monteoliveto, in via Bindi 16, il primo Punto Digitale Facile di Pistoia, dove i cittadini in difficoltà ad accedere alla Rete e ai servizi online della pubblica amministrazione potranno accedere per ricevere un aiuto qualificato.

Il centro, gestito dalla Fondazione Sant’Atto con i partner Ceis, Anteas e Auser, è aperto ogni lunedì martedì giovedì e sabato dalle 9 alle 13 e il mercoledì e il venerdì dalle 14 alle 18.

Qui è infatti possibile ad esempio attivare la Carta d’identità elettronica o lo Spid, accedere ai servizi digitali sanitari regionali a partire dalla tessera sanitaria, attivare e consultare il proprio fascicolo sanitario elettronico, prenotare esami e prestazioni attraverso il Centro unico di prenotazione (Cup), ma anche prenotare appuntamenti in Questura per il passaporto, accedere ai servizi digitali scolastici e molto altro.

“La Regione Toscana con approccio inclusivo prosegue la sua campagna per ridurre il divario digitale – sottolinea l’assessore alle infrastrutture digitali e ai rapporti con gli enti locali, Stefano Ciuoffoi Punti digitali facili (Pdf) svolgono un’azione concreta e inclusiva che la Regione Toscana mette in campo per ridurre il divario digitale che colpisce in particolare gli strati più fragili della nostra società. Investire nell’alfabetizzazione digitale significa anche ridurre la distanza tra Pubblica amministrazione e cittadino, apportando significative semplificazioni nella vita quotidiana di ciascuno di noi.”

I Pdf sono un servizio finanziato grazie ai fondi dell’Unione Europea e fanno parte del Programma “Repubblica digitale” del Dipartimento per la trasformazione digitale. Con il primo bando in Toscana sono già stati individuati, attraverso gli enti locali, ben 119 punti, mentre grazie al secondo bando che era rivolto agli enti del terzo settore, la Regione conta di raggiungere la quota complessiva di 169 centri. L’obiettivo è raggiungere 136mila cittadini toscani entro la fine del 2025.

Ambiente/

Riconoscimento al Centro Sub Alto Tirreno: campioni di fotografia e di cultura ambientale

Il Consiglio regionale della Toscana ha premiato il Centro Sub Alto Tirreno di Massa per l'eccezionale impegno tecnico e sportivo. Le foto pluripremiate saranno esposte in una mostra a Palazzo del Pegaso

Mer 13 Novembre, 2024

Il Consiglio regionale della Toscana ha premiato il Centro Sub Alto Tirreno di Massa con una targa, riconoscendo non solo il suo eccezionale impegno tecnico e sportivo, che ha portato il team a vincere per tre anni consecutivi il titolo italiano di fotografia subacquea, ma anche i suoi oltre 40 anni di attività sociale e educativa sul territorio.

A consegnare il riconoscimento, nella sala Fanfani di Palazzo del Pegaso, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, accompagnato dai consiglieri Vincenzo Ceccarelli e Giacomo Bugliani e dai sindaci di Massa e Lastra a Signa.

Il Centro Sub Alto Tirreno di Massa è una realtà importante non soltanto per le attività e i risultati che ottiene in campo sportivo ma anche nel sociale, con tante iniziative dedicate anche ai bambini e apprezzate da tutta la comunità. Una realtà che viene riconosciuta non solo per i grandi successi nella fotografia subacquea, ma anche per l’alto valore culturale e la funzione didattica che svolge nel territorio toscano.

I fotografi subacquei Francesco Visintin e Stefano Cerbai, pluricampioni italiani, hanno concluso la cerimonia mostrando alcuni degli scatti che li hanno portati a vincere i titoli nazionali dal 2022 al 2024, scatti che entreranno a far parte di una mostra in Consiglio regionale il prossimo anno.

Enogastronomia/ Storie di moderni contadini

Storie di moderni contadini: Marco, Matteo e Andrea Corti. “Il vino? Una storia di famiglia”

La famiglia, la tradizione ma anche la capacità di innovare rimanendo fedeli a se stessi, ecco il segreto di una storia che va avanti da oltre 100 anni. L' ultima innovazione? Lo spumante a base di Sangiovese

Mar 12 Novembre, 2024

Simona Bellocci in questa puntata di “Storie di moderni contadini” ha incontrato i fratelli Corti, alla guida della cantina “Poggio al Chiuso” a Tavarnelle Val di Pesa, viticoltori da quattro generazioni

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Cultura/

La strage dell’Italicus raccontata ai giovani, la Regione Toscana coltiva la memoria

Incontro a Firenze con le studentesse e gli studenti sull'attentato di estrema destra che il 4 agosto del 1974 provocò 12 morti e 44 feriti. Un confronto con storici, giuristi e istituzioni. Ciuoffo: "Ai nostri ragazzi deve essere raccontato ciò che siamo stati e i pericoli"

Mar 12 Novembre, 2024

Nella notte del 4 agosto 1974 un bmba esplose a bordo del treno Roma-Brennero diretto a Monaco di Baviera, in viaggio sulla linea Firenze-Bologna provocando 12 morti e 44 feriti. La Regione Toscana ha voluto ricordare quella strage e soprattutto raccontarla ai più giovani, con la presentazione del libro “La ragnatela nera. L’eversione di destra e la strage dell’Italicus” scritto da Alessio Ceccherini, professore fiorentino di storia e filosofia.

Una lezione di storia e di educazione civica per tante studentesse e studenti toscani a cui ha partecipato l’assessore regionale alle politiche per la sicurezza e alla cultura della legalità, Stefano Ciuoffo. Presenti anche i familiari delle vittime e i sopravvissuti. Franco Sirotti, fratello minore di Silver, il ferroviere 24enne che ha dato la vita per cercare di soccorrere i feriti nell’attentato e che per questo è stato insignito della medaglia d’oro al valore civile alla memoria. Hanno portato la loro testimonianza Mauro Russo e Ilaria Caldarelli che quella notte erano sul treno.

L’incontro, moderato dal giornalista Massimo Orlandi, ha visto la partecipazionedi Leonello Toccafondi, del Centro di documentazione “Cultura della Legalità Democratica” della Regione Toscana, Monica Galfré dell’Università degli Studi di Firenze, Andrea Speranzoni, avvocato di parte civile nei processi per la strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna e Danilo Ammannato, avvocato di parte civile nei processi degli attentati ai treni in Toscana degli anni 1974-1975.

Cultura/

Mauro Russo, sopravvissuto alla strage dell’Italicus: “Parlarne è un dovere verso le nuove generazioni”

Aveva 13 anni e nell'attentato perse tutta la sua famiglia: "Grazie al ferroviere Sirotti che mi salvò, il dolore mi ha cambiato la vita"

Mar 12 Novembre, 2024

Mauro Russo, sopravvissuto alla strage dell’Italicus, ha raccontato alle studentesse e agli studenti la sua storia nel corso dell’evento organizzato dalla Regione “1974-2024 – La strage del treno Italicus a cinquant’anni dall’evento. Per conoscere, ricordare e trasmetterne la memoria”.

Cultura/ Pillole di cultura toscana

Toscana terra degli Etruschi tutta da scoprire nel portale cultura.toscana.it

Marta Coccoluto coordinatrice del Parco archeologico di Baratti e Populonia ci accompagna in un viaggio 2.0 nella terra degli Etruschi raccontata dal portale cultura.toscana.it

Mar 12 Novembre, 2024

Per gli Etruschi in Toscana, a oggi nel portale cultura.toscana.it sono censiti circa 600 reperti, completi di foto ad altissima definizione, per i più significativi, più iconici, sono stati elaborati dei 3D con un grado di definizione che supera l’occhio nudo davanti alla vetrina.

I reperti censiti sono conservati nei 13 musei oggetto della prima tranche delle campagne di digitalizzazione, oltre a 5 tra parchi e aree archeologiche, su un totale di 27 musei e istituzioni toscane già coinvolte nel progetto per le future campagne di digitalizzazione.

Gli Etruschi hanno lasciato tracce del loro passaggio in molti luoghi della Toscana: Chiusi, Cortona, Volterra, Populonia, Vetulonia, Chianciano, Fiesole, Roselle, Scansano, solo per citarne alcuni.

Cultura/ Pillole di cultura toscana

Alla scoperta dei parchi d’arte ambientale nel portale cultura.toscana.it

Anna Mazzanti professoressa associata di Storia dell'Arte Contemporanea presso il Politecnico di Milano, racconta la ricchezza degli interventi di artisti italiani e internazionali nel paesaggio toscano

Mar 12 Novembre, 2024

Nella mappa dell’Italia, la Toscana si distingue per essere una sorta di “magnete” capace di attrarre artisti contemporanei italiani e internazionali che non solo hanno partecipato a mostre individuali e collettive ma spesso qui hanno condotto ricerche specifiche e hanno realizzato opere d’arte in dialogo con la tradizione artistica e con il paesaggio toscano.

Il portale cultura.toscana.it realizzato dalla Regione Toscana nella sezione arte contemporanea dedica una specifica sottosezione ai parchi d’arte ambientale, una tradizione che ha trovato nella nostra regione un luogo d’elezione.

Cultura/ Pillole di cultura toscana

Viaggio 2.0 alla scoperta dell’arte contemporanea in Toscana nel portale cultura.toscana.it

Tiziana Serena professoressa associata all'Università di Firenze in Storia della fotografia e Storia dell'arte contemporanea racconta i tematici del portale cultura.toscana.it che relativamente all'arte contemporanea hanno interessato: i parchi d'arte, gli eventi e gli archivi fotografici

Mar 12 Novembre, 2024

Il portale cultura.toscana.it realizzato dalla Regione Toscana vuole raccontare il panorama artistico contemporaneo attraverso tre temi principali: i Parchi di scultura e arte ambientale, gli eventi che hanno segnato lo sviluppo artistico e gli Archivi fotografici, preziose risorse per comprendere le arti visuali del Novecento.

Le tre istituzioni che per adesso hanno aderito al progetto del portale cultura.toscana.it sono la Fondazione Palazzo Strozzi a Firenze, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato e Palazzo Fabroni a Pistoia.

Per quanto riguarda gli archivi fotografici ne sono per adesso stati selezionati cinque che sono: l’Archivio Vincenzo Balocchi della Fondazione Alinari di Firenze, l’Archivio Dryfoto Arte Contemporanea di Prato, l’Archivio fotografico Giovanni Michelucci di Fiesole, l’Archivio Bonini della Fondazione Collodi e l’Archivio Verita Monselles conservato all’Archivio fotografico di Prato.

Cultura/ Pillole di cultura toscana

Il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato nel portale cultura.toscana.it

Intervista a Stefano Collicelli Cagol direttore del Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato che racconta la partecipazione al progetto cultura.toscana.it

Mar 12 Novembre, 2024

Il portale cultura.toscana.it creato dalla Regione Toscana vuole offrire agli utenti, studiosi ma anche semplici appassionati un viaggio a 360 gradi sulla produzione artistica della Toscana dagli Etruschi fino ai giorni nostri.

Il portale si sviluppa in due sezioni – dedicate alla via Francigena e alle ville e giardini medicei – e quattro siti tematici: Scienza, Archeologia, Arte Contemporanea e Bibliotoscana, il portale di ricerca nei cataloghi delle 12 reti bibliotecarie della Toscana.

Tra le oltre 50 istituzioni culturali toscane che sono state coinvolte nel progetto c’è anche il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato.

Cultura/

“Lo Schermo dell’arte Film Festival”, il cinema d’artista sbarca a Firenze

La manifestazione internazionale, diretta da Silvia Lucchesi, si tiene dal 13 al 17 novembre, nel cartellone della "50 Giorni".

Lun 11 Novembre, 2024

In programma la prima mondiale di “Edge of Life”, live performance, realizzata espressamente per il festival, di John Menick e il film “Ernest Cole: Lost and Found”, del regista candidato all’Oscar Raoul Peck, racconto della vita del fotografo sudafricano Ernest Cole, il primo artista a denunciare gli orrori dell’apartheid

Enogastronomia/

La Garfagnana che riparte dai giovani e da nuove forme di accoglienza

Il ricambio generazionale sostenuto, per la vice presidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, dai fondi del Psr e dal pacchetto giovani

Lun 11 Novembre, 2024

Biodiversità agraria e alimentare, cultura rurale e gastronomica si intrecciano alle storie dei giovani che hanno deciso di rilanciare la Garfagnana partendo proprio dai prodotti più caratteristici del territorio. La generazione Z che ha scelto di rimanere a casa e di portare avanti la tradizione familiare, senza abbandonare le aziende agricole fondate dai nonni e regalando così un futuro, e una speranza, ai paesi in cui sono nati.

C’è chi produce farro IGP della Garfagnana e vari tipi di farine a cominciare da quella di castagne come nel caso di Beatrice Bravi che rappresenta la terza generazione dell’azienda La Capannina a Sillicano. Accanto alle produzioni tradizionali con le nuove generazioni la Garfagnana si è aperta a esperienze diverse: si pensi ad esempio alla coltivazione della vite. Realtà, come la cantina Bravi di Camporgiano, che ha scelto di puntare sull’agricoltura biologica certificata e sulla viticoltura offrendo ospitalità nell’annesso agriturismo e creando nuovi posti di lavoro con un agriristoro.

Storie di moderni contadini che hanno quindi scelto di rimanere e di credere in un futuro dell’agricoltura in Garfagnana. “Il ricambio generazionale c’è stato -sottolinea la vice presidente della Regione Toscana Stefania Saccardi- grazie alla possibilità di attingere ai fondi del Psr e al pacchetto giovani che ha consentito di traghettare l’azienda da una generazione all’altra con le innovazioni che ogni giovane apporta al mondo agricolo. Oggi abbiamo riproposto il progetto giovani con un bando che ha avuto grande successo: 450 le domande per circa 32 milioni di richieste. Un grande successo che ben rappresenta la vitalità del territorio”.

Ma la Garfagnana non è solo tradizione. Ha dimostrato negli ultimi anni di essere un laboratorio di nuove progettualità con l’obiettivo di individuare forme di ospitalità alternativa da affiancare all’agricoltura per far crescere l’economia locale scongiurando così lo spopolamento.

“Abbiamo approvato un nuovo regolamento e dato ai comuni possibilità di valorizzare i propri territori con esperienze che rappresentano un’accoglienza diversa da quella tradizionale” conclude la vice presidente Saccardi.