La Toscana si conferma al top per l’olio di qualità. Già l’Ismea aveva certificato il livello altissimo dell’extravergine, ora la conferma arriva da una delle guide di settore più prestigiose. Il Gambero Rosso ha assegnato le Tre foglie, il massimo riconoscimento, a ben 43 etichette toscane su un totale di 217. Un exploit per la Toscana e per il suo olio.
Già a inizio di marzo la consegna dei premi Airo, l’Associazione internazionale ristoranti dell’olio aveva confermato la forza della Toscana a livello nazionale. A fine mese la premiazione del Magnifico 2022 nel castello di Monteriggioni non potrà che confermare il ruolo di primo piano della Toscana.
L’exploit dell’olio toscano
L’occasione per fare il punto sulle prospettive del mercato è stata la presentazione della XII edizione della guida Oli d’Italia 2022 di Gambero Rosso. Dalla pubblicazione si ricava la mappa delle eccellenze. Selezionate quest’anno 482 aziende con 861 oli extravergine di altissima qualità. I migliori, 217, hanno ricevuto Tre Foglie. Uno su cinque è di un produttore di olio toscano. Sono 271 quelli ad aver ottenuto Due Foglie, appena a un passo dalla perfezione.
I 26 premi speciali, l’olio toscano c’è
Assegnati inoltre 26 premi speciali, 29 le aziende che hanno ricevuto La Stella, il simbolo assegnato ai produttori premiati con le Tre Foglie per 10 anni. Tra i premiati il più illustre è di certo Sting con l’olio prodotto nella sua tenuta in Valdarno. Anche lui è un testimonial dell’olio toscano.
Tra i 26 Premi Speciali 2022 molti i produttori toscani con le loro etichette. La novità dell’anno è Podere Il Montaleo di Casale Marittimo, mentre il Miglior Dop è il Dop Chianti Classico di Fattoria I Tattoli a San Casciano in Val di Pesa. Miglior IGP Toscano: Colline di Firenze Bio del Frantoio di Santa Tea – Gonnelli 1585 a Reggello, Dievole a Castelnuovo Berardenga e Scovaventi a Manciano.
La geografia dell’olio regione per regione
Questa la geografia, regione per regione delle Tre Foglie della guida Oli d’Italia 2022 di Gambero Rosso: Toscana: 43; Puglia: 42; Sicilia: 20; Umbria: 19; Calabria: 17; Abruzzo: 15; Lazio: 14; Campania: 13; Marche: 8; Emilia-Romagna: 6; Sardegna: 6; Liguria: 4; Molise: 4; Basilicata: 3; Trentino: 2; Veneto: 1. E’ sfida all’ultimo colpo tra l’olio toscano e quello pugliese. La nostra regione la spunta per un punto.
“Nel pubblicare la 12esima edizione della guida Oli d’Italia abbiamo riscontrato con piacere il sempre maggiore adeguamento di prezzi per gli oli di altissima qualità, nonostante le difficoltà del periodo” ha spiegato Paolo Cuccia, presidente di Gambero Rosso. “Ciò è indubbiamente dovuto dalla bravura degli agricoltori e siamo soddisfatti di contribuire con la nostra pubblicazione e le nostre iniziative alla crescita di marginalità di queste aziende eccellenti e alla spinta necessaria sui mercati esteri e su quello italiano“.
La community dell’Extravergine
Il Gambero Rosso ha poi lanciato la “Community dell’Extravergine“, pensata e realizzata per mettere in rete i produttori, gli operatori dell’enogastronomia, gli appassionati e i consumatori e stimolarli a un confronto diretto e costante tra loro. Un passo importante, per aumentare consapevolezza e conoscenze, aprire nuove prospettive di mercato, puntare sempre più sulla qualità delle produzioni, sulle orme di ciò che è già stato fatto dal mondo del vino.
L’Extravergine Tour del Gambero Rosso
Per far conoscere le novità è stato lanciato l’Extravergine Tour del Gambero Rosso, un giro d’Italia dei migliori extravergine. Per tutto il mese di maggio, grazie al coinvolgimento delle Gambero Rosso Academy, una serie di iniziative e appuntamenti valorizzeranno le migliori etichette dell’evo italiano in enoteche, gastronomie, bar, ristoranti e pizzerie. Anche qui l’olio toscano è presente.
“Continua il nostro impegno nel supporto ai produttori che con grande abilità esaltano i prodotti della nostra terra, trasformandoli in eccellenze riconosciute e riconoscibili in tutto il mondo” ha concluso l’amministratore delegato Luigi Salerno.