Enogastronomia/

Il successo della porchetta di Monte San Savino nei mercati esteri

Un'eccellenza, oggi tra i Prodotti agroalimentari tradizionali della Toscana, sempre più apprezzata in Europa e non solo

Mar 19 Novembre, 2024

La tradizione della porchetta a Monte San Savino era già diffusa nei primi anni del Dopoguerra. All’inizio la preparazione era relegata alle grandi occasioni, alle fiere agricole di fine estate e ai mesi invernali. Con il tempo la produzione si è diffusa tutto l’anno nei mercati settimanali, in sagre o feste paesane.

A Monte San Savino la porchetta viene celebrata da oltre mezzo secolo con una sagra a fine agosto. Oggi figura meritatamente tra i Prodotti agroalimentari tradizionali della Toscana. Un prodotto che dopo essere stato un’esclusiva dei mercati e delle fiere, ora si sta affacciando sul mercato della Gdo come è emerso nel corso dell’ultimo Buy Food.

Merito delle confezioni per la grande distribuzione: piccoli tronchetti da 10 chili per un consumo pratico e comodo. Per il resto la porchetta di Monte San Savino viene cotta nei forni a legno, usando aglio, fiori di finocchietto selvatico e rosmarino fresco. Niente conservanti per un prodotto che rappresenta una vera tradizione toscana.

È sempre più un’eccellenza da esportazione senza però rinunciare alla preparazione tradizionale. Viene esportata in tutti i mercati europei e non solo: da Monte San Savino vengono avviate circa 2mila porchette a settimana all’estero. Il segno di un successo crescente.

Attualità/

Toscana diffusa: la rigenerazione urbana per un futuro sostenibile e inclusivo

Dalla costa alla montagna, una strategia che restituisce luoghi e spazi alle comunità, unendo innovazione, coesione sociale e valorizzazione dei territori

Mar 19 Novembre, 2024

La rigenerazione urbana: una sfida, una risorsa, ma soprattutto un’opportunità per il futuro delle nostre comunità. Dalla costa alle aree interne, fino alle vette montane, questo processo abbraccia un mosaico di territori, ognuno con le proprie caratteristiche e necessità. È una strategia che offre strumenti e risorse dedicate non solo alle grandi città e ai capoluoghi, ma anche, e forse soprattutto, ai piccoli comuni. La rigenerazione urbana in Toscana ha dimostrato di saper adattarsi in modo flessibile e mirato, restituendo luoghi e spazi vitali alle comunità locali.

Questi interventi non riguardano solo l’aspetto estetico o architettonico. La rigenerazione urbana in Toscana è un tema che si intreccia con la sostenibilità ambientale, la coesione sociale e l’innovazione. Al centro di questo dialogo ci sono amministratori e stakeholder che, riuniti a Lucignano per un convegno promosso dalla Regione Toscana, hanno condiviso buone pratiche e sfide per costruire un futuro migliore. Si parla di spazi di aggregazione, campi sportivi, cohousing sociale, ma anche di infrastrutture digitali che portano nuovi servizi e opportunità direttamente nelle case dei cittadini.

La rigenerazione urbana, dunque, non è solo un progetto di trasformazione fisica degli spazi, ma un vero e proprio investimento sul capitale umano e sociale dei territori. Un progetto che guarda lontano, unendo tradizione e innovazione, per costruire una Toscana diffusa e resiliente.

Cultura/ Pillole di cultura toscana

Il parco di Pinocchio a Collodi: primo esempio di arte ambientale in Toscana

Nel paese di Collodi, frazione del comune di Pescia in provincia di Pistoia si trova il Parco di Pinocchio ispirato alla celebre fiaba inventata dallo scrittore Carlo Lorenzini

Mar 19 Novembre, 2024

Nel 1953 per il settantesimo anniversario della pubblicazione del romanzo di Pinocchio, su iniziativa del professor Rolando Anzilotti (allora sindaco di Pescia), viene indetto un concorso nazionale per la realizzazione di un monumento del burattino nella frazione di Collodi.

Risultano vincitori ex aequo il gruppo statuario Pinocchio e la Fatina di Emilio Greco e la piazzetta dei mosaici, progettata dagli architetti Renato Baldi e Lionello De Luigi e realizzata dallo scultore Venturino Venturi.

Parte da qui la realizzazione del parco commemorativo che con il passare degli anni si è arricchito di molte nuove opere.

Per saperne di più sul parco di Pinocchio a Collodi e su tutti i parchi d’arte ambientale della Toscana visita il Portale cultura.toscana.it realizzato a cura della Regione Toscana.

Video in questa playlist

Attualità/

La Toscana delle Donne cambia le regole del gioco: parità di genere e sport al centro della scena

Con la firma della Carta etica dello sport al femminile e la consegna dei Pegaso delle Donne, la Regione celebra l'eccellenza sportiva femminile e rilancia la sfida per la parità di genere

Lun 18 Novembre, 2024

La Toscana si conferma in prima linea per la parità di genere nello sport, diventando la prima regione italiana a sottoscrivere la Carta etica dello sport al femminile. Questo documento, ideato dall’Associazione Nazionale Atlete, rappresenta un impegno concreto verso la tutela dei principi di parità, rispetto e la promozione della pratica sportiva femminile a ogni età, superando quegli ostacoli che troppo spesso portano le donne ad allontanarsi dal mondo dello sport.

La firma della Carta è avvenuta a Coverciano, tempio del calcio italiano, durante “Donne e sport: cambiamo le regole del gioco”, un evento organizzato nell’ambito della terza edizione de “La Toscana delle Donne”.

In questa cornice si è celebrata l’eccellenza sportiva toscana al femminile con la consegna dei Pegaso delle Donne, alle atlete che rappresentano un modello di ispirazione per le nuove generazioni. Tra loro, le protagoniste di Parigi 2024 come Lisa Angiolini, Irene Siragusa, Caterina Banchelli, Costanza Cocconcelli, le azzurre del sitting volley, Greta Elizabeth Muti, insieme alla squadra di pallavolo del Castelfranco di Sotto Volley, neopromossa in Serie A2, e alle stelle della Fiorentina femminile.

Oltre alle celebrazioni, l’evento ha rappresentato un’importante occasione per riflettere su un problema ancora troppo attuale: il gender gap nello sport. Se il professionismo ha fatto passi avanti, come dimostra il riconoscimento per il calcio femminile, restano numerose criticità. Ruoli dirigenziali e tecnici sono ancora dominati dagli uomini, e il professionismo è una realtà esclusiva per pochissime discipline.

Questa disparità non è solo una questione di opportunità negate, ma di un sistema culturale che va cambiato dalle radici, coinvolgendo le giovani atlete, le famiglie e le istituzioni. La Toscana, con il suo impegno concreto, dimostra che cambiare è possibile, ma serve uno sforzo collettivo per abbattere gli stereotipi e creare un futuro dove ogni bambina, fin dalla prima infanzia, possa sognare e vivere lo sport senza barriere.

Lo sport al femminile non è solo una sfida agonistica: è una sfida culturale, sociale ed educativa. E oggi, qui in Toscana, stiamo lavorando per cambiare le regole del gioco.

Attualità/

La Toscana delle Donne parte con Stefania Sandrelli dal Teatro del Maggio

La serata inaugurale nel segno della cultura e della musica. Per il presidente Eugenio Giani è fondamentale "trasmettere quanto sia importante agevolare la parità di genere"

Lun 18 Novembre, 2024

Un Viaggio all’insegna dei diritti e della libertà partito dal Teatro del Maggio di Firenze: a brilare nella serata inaugurale, Stefania Sandrelli con un recital che rilegge la Cavalleria Rusticana dalla parte di Santuzza. La terza edizione de La Toscana delle Donne, il festival, finanziato con i Fondi comunitari europei, per dieci giorni si dipanerà con oltre 50 appuntamenti, incontri, dibattiti, spettacoli.

A fare gli onori di casa sul palco del Maggio la capo di Gabinetto della Presidenza della Regione, Cristina Manetti, ideatrice del Festival. “E’ bello ripartire per la terza edizione della Toscana delle Donne da questo teatro – ha detto Cristina Manetti – per fare insieme questo grande viaggio per i diritti della donna che è già partito tanto tempo fa, con tante donne che prima di noi hanno combattuto”.

Per il presidente Eugenio Giani, salito sul palco a portare i saluti iniziali “questa è la Toscana dei diritti che per prima al mondo ha abolito la pena di morte. Dobbiamo acquisire consapevolezza – ha detto – di una cultura che trasmetta a tutta la società, agli uomini in particolare, quanto sia importante agevolare la parità di genere come contributo alla comunità in cui viviamo. E’ un elemento fondamentale, lo è da sempre e mai come in questi tempi in cui drammaticamente i femminicidi e la violenza sulle donne dominano le pagine dei giornali. E’ solo con un salto di qualità culturale che coinvolga tutti, solo con misure concrete e un ruolo della donna sempre più affermato nella società che possiamo superare la situazione attuale e avviarci verso un vero progresso culturale”.

Insieme a Manetti, la vicepresidente della Regione Stefania Saccardi: “La Toscana delle Donne – ha detto – non è un festival tradizionale, ma un luogo di riflessione e di progettazione. È uno spazio di libertà dove tante esperienze femminili, ma non solo, si confrontano. Le donne dimostrano che ci sono, con la loro personalità, le loro caratteristiche e la loro voglia di essere protagoniste in libertà del proprio futuro”.

Molte le donne sul palco durante la serata per portare la loro testimonianza e che hanno ricevuto il Pegaso della Toscana delle donne.

Enogastronomia/

L’Aglione della Valdichiana e la volata verso la Dop

Una coltivazione sempre più diffusa per gli infiniti utilizzi in cucina e anche come pianta ornamentale per la bellezza dei fiori

Lun 18 Novembre, 2024

Un campione di bontà, anzi un gigante viste le dimensioni tutt’altro che ridotte. L’Aglione della Valdichiana può arrivare a pesare quasi un chilo e oltre che per le dimensioni si riconosce per il sapore delicato. Per questo, anche se in Toscana è chiamato l’aglio del bacio, non va confuso con il bulbo proveniente dall’Asia Centrale.

L’Aglione è un prodotto che si sposa bene con tante ricette della tradizione contadina a cominciare dall’accoppiata con i pici. La richiesta del prodotto è in crescita, visto anche il prezzo, e questo spiega perché sempre più persone si dedicano alla coltivazione.

Con l’Aglione della Valdichiana si possono realizzare sughi, creme, confetture, mostarde. Si può usare per fare il gelato o per preparare insalate e frittate. Non mancano utilizzi fino ad oggi insoliti: molti lo usano come pianta ornamentale vista la bellezza dei fiori.

Da alcuni anni un gruppo di produttori e 27 Comuni tra le province di Arezzo e Siena in Toscana e Perugia e Terni in Umbria si stanno impegnando per il riconoscimento della Dop. Un obiettivo che, come emerso nel corso dell’ultimo Buy Food, sembra sempre più vicino.

Enogastronomia/

Dalla Valdichiana alla tavola: qualità e segreti della chianina

Come riconoscere senza ombra di dubbio la carne certificata soprattutto al momento dell'acquisto e del consumo

Lun 18 Novembre, 2024

Trequanda, nel cuore della Valdichiana, è la zona tipica e storica dell’allevamento, della produzione e dell’utilizzo della chianina. Da oltre 2500 è la “casa” di una razza autoctona che proprio da quest’angolo di Toscana prende il nome.

Fino a circa 60 anni fa la chianina era utilizzata come forza lavoro, serviva per le attività nei campi e aveva un ruolo importante nell’economia agricola. Poi con la meccanizzazione e la fine della mezzadria ha rischiato di estinguersi. Si è salvata solo quando le sue qualità, sotto il profilo alimentare, sono diventate note.

Oggi la chianina è ritenuta una delle migliori carni al mondo. Questa razza e le razze marchigiana e romagnola tipiche della zona dell’Appennino Centrale possono fregiarsi della certificazione Vitellone bianco dell’Appennino Centrale Igp, un riconoscimento che è sinonimo di garanzia della qualità della carne. In Italia sono 18mila i vitelloni bianchi certificati e rappresentano l’1% dei capi macellati ogni anno.

Un prodotto di nicchia di altissima qualità, quindi, come emerso nel corso dell’ultimo Buy Food. A influire sono diversi fattori tra cui quello genetico. Gli animali sono infatti iscritti a un libro genealogico. Il disciplinare prevede inoltre sistemi di alimentazione e di allevamento tradizionali proprio per garantire la qualità finale del prodotto. La filiera è così certificata dalla stalla alla tavola.

Ma cosa possono fare i consumatori al momento dell’acquisto e del consumo per avere certezza di quello che andranno a mangiare? Oltre ai certificati che accompagnano le bistecche di chianina, si può anche richiedere di vedere il contrassegno impresso a fuoco: garanzia di autenticità e qualità.

Musica/

I Malarima tornano con “Pesci combattenti”: nuovo disco per una leggenda del rock fiorentino

"Pesci combattenti" è il nuovo album dei Malarima band nata dai Vidia, storica formazione della scena fiorentina anni '90 in cui ha militato anche Erriquez

Lun 18 Novembre, 2024

Alberto Agnelli e Max Rossi raccontano il terzo album di una band che in dodici canzoni esprime emozioni e pensieri per non arrendersi alle sfide quotidiane.

Il sound del gruppo appare un’originale rivisitazione di ascolti stratificati di Lou Reed, REM, Clash, la new wave degli anni 80, il grunge dei 90 e molto altro, producendo una sintesi estremamente originale, con testi che raccontano il presente quotidiano visto dagli occhi di chi ha raggiunto la consapevolezza.

Enogastronomia/

Storie di moderni contadini: Andrea Lorini e il Marrone del Mugello IGP

Le marronete rappresentano un simbolo naturale di rigenerazione continua.  "Per noi, spiega Lorini, dedicarsi alla produzione del Marrone del Mugello IGP ha significato il recupero di tradizione millenaria, stabilire un legame tra la famiglia e il territorio e dare un progetto di vita ai giovani che nascono in Mugello"

Lun 18 Novembre, 2024

Simona Bellocci in questa puntata di Storie di moderni contadini ha incontrato Andrea Lorini, produttore a Vicchio del Marrone del Mugello IGP: dalla farina fino alla pasta, ai dolci ma anche barrette energetiche, ecco come “il pane dei poveri” diventa prezioso elemento della cucina contemporanea. Una storia di tradizione ma anche di modernità

Attualità/

Una pedalata nel cuore di Firenze per i diritti e la parità di genere per la Toscana delle Donne

Grande partecipazione per l'iniziativa "Pedale Rosso" che ha attraversato la città in bici contro la violenza e gli stereotipi

Dom 17 Novembre, 2024

La pioggia non ha fermato “Pedale Rosso”, la pedalata per i diritti delle donne, contro la violenza di genere e gli stereotipi, che oggi ha attraversato Firenze per la Toscana delle Donne, l’iniziativa della Regione Toscana per promuovere la parità di genere.

Tanta partecipazione per l’evento nato da un’idea di Marianella Bargilli con il supporto del campione del mondo di ciclismo Paolo Bettini: la manifestazione è partita da Piazzale del Re alle 11 con in testa il presidente della Toscana Eugenio Giani, la capo di Gabinetto Cristina Manetti e la ciclista afghana Yuldoz Hashimi, che ha lanciato un messaggio per i diritti delle donne nel suo Paese, dove non possono nemmeno fare sport.

Vengo dall’Afghanistan – ha detto Hashimi  – un paese dove non c’è libertà per le donne. Da quando i talebani hanno ripreso il potere, il 15 agosto del 2021, le donne non hanno nemmeno il diritto di andare a scuola, di lavorare, di fare sport. Come ragazza afghana voglio raccontare al mondo che le mie connazionali hanno bisogno di libertà e non vogliono che il mondo si dimentichi di loro.”

“Dobbiamo declinare il contrasto alla violenza e ai femminicidi – ha detto il presidente Giani – cercando di creare sensibilità su tutti i piani. Lo sport e l’attività motoria aiutano a mettere al centro della nostra battaglia e del nostro impegno il ruolo della donna, che merita di essere valorizzato in ogni suo aspetto.” 

All’arrivo in Piazza Duomo di “Pedale Rosso” ad accogliere i ciclisti è stata “L’Attesa”, l’installazione luminosa in pura pop arte di Marco Lodola che l’artista ha realizzato appositamente per la Toscana delle Donne.

“Ci sono tante persone, tante bambine e bambini che si sono resi disponibili per lanciare questo messaggio, dal parco delle Cascine fino a Piazza Duomo – ha aggiunto Cristina Manettidevo ringraziare Paolo Bettini e Marianella Bargilli che hanno ideato questa iniziativa alla quale partecipano due campioni mondiali di ciclismo, oltre a Paolo anche Alessandra Cappellotto, e una campionessa nella vita, Yuldoz Hashimi, che da qui invia il proprio messaggio di libertà a tutte le donne nel mondo, non soltanto in Afghanistan. Il nostro viaggio continua e prosegue, sperando che sempre più persone possano raccoglierlo e rilanciarlo”.

Nell’occasione è stato anche consegnato il Pegaso della Toscana delle Donne a Paolo Bettini e Marianella Bargilli, ideatori dell’iniziativa.

Attualità/

Toscana delle donne, Stefania Sandrelli e il riscatto di Santuzza

A poche ore dalla serata inaugurale sul palco del Maggio Musicale Fiorentino l'attrice racconta il rapporto con l'eroina della Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni

Sab 16 Novembre, 2024

È pronto a partire il viaggio della Toscana delle Donne. Poche ore dividono dalla serata inaugurale dove a farla da padrone saranno la musica, le parole, le storie e le testimonianze al femminile. Un grande evento a Firenze, sul palco del teatro del Maggio Musicale Fiorentino, che vede protagonista Stefania Sandrelli. La grande attrice rilegge la Cavalleria Rusticana di Piero Mascagni dal punto di vista di Santuzza: una storia esemplare a cui affidare il messaggio della Toscana delle donne, il festival ideato da Cristina Manetti.

“Sono felicissima di ripartire per la terza volta -sottolinea Cristina Manetti, capo di gabinetto della presidenza della Regione Toscana- con questo grande viaggio per i diritti delle donne. Sapere che salirà sul palco del Maggio Musicale Fiorentino Stefania Sandrelli è una grande gioia. Sandrelli è il volto meraviglioso del cinema italiano nel mondo. Una donna così interpreterà Santuzza e dimostrerà ancora una volta che per contrastare la violenza di genere bisogna fare un lungo percorso di affermazione dei diritti delle donne e lei ne sarà una grande testimonial”.

Il reading “Relazioni pericolose” ispirato all’opera del compositore livornese Pietro Mascagni offre quindi il punto di vista della protagonista ed è un po’ come se fosse il punto di vista di tutte le donne del mondo.

“Il reading, scritto da Debora Pioli, è un po’ un modo per rigirare la frittata. Anche un nome ti può condizionare: così dice Santuzza -racconta Stefania Sandrelli-. Parliamo di condizionamenti: io mi chiamo Santuzza ma non è detto che sia una santa, anche se per gli uomini, dice nell’opera, siamo o Lole o Santuzze”. Per Stefania Sandrelli il cammino per l’affermazione dei diritti delle donne e per una reale parità è ancora lungo. L’attrice si dice però convinta che è solo questione di tempo.

Cultura/

“Festival di Cinema e Donne”, in arrivo l’edizione 45

Il festival si tiene dal 20 al 24 novembre, a La Compagnia, nel cartellone della "50 Giorni di Cinema".

Ven 15 Novembre, 2024

La manifestazione è inserita nel programma de “La Toscana delle Donne”, iniziativa ideata e diretta dalla Capo di Gabinetto alla Presidenza della Regione Toscana, Cristina Manetti.

Attualità/

Opportunità e sfide della rigenerazione urbana per la Toscana diffusa, il punto a Lucignano

Durante il convegno è stato fatto il punto sulla situazione attuale in Toscana e sulle prospettive future, rese possibili anche grazie ai fondi europei del PNRR, ai fondi di sviluppo e coesione, e a quelli per lo sviluppo regionale, oltre alle risorse statali e regionali

Ven 15 Novembre, 2024

Le politiche e i progetti di rigenerazione urbana nella Toscana diffusa sono stati il fulcro del convegno organizzato dalla Regione Toscana presso il Teatro Rosini, nel Comune di Lucignano in provincia di Arezzo. Grazie agli interventi regionali, attraverso sia risorse regionali, che dal PNRR per la qualità dell’abitare e i fondi di sviluppo e coesione prosegue il percorso di rinnovamento nei Comuni della Toscana diffusa con interventi e azioni concrete.

Queste risorse sono state destinate principalmente ai comuni di piccole e medie dimensioni, con l’obiettivo di promuovere la coesione territoriale, contrastare lo spopolamento e restituire alle comunità locali spazi e luoghi di aggregazione.

La strategia di rigenerazione urbana si conferma uno strumento trasversale ed efficace non solo per limitare il consumo di suolo, ma anche per riqualificare borghi, città e immobili inutilizzati. Questo approccio punta, inoltre, a ricucire il tessuto sociale, restituendo vitalità e identità ai territori della Toscana diffusa.

La cornice in cui si è svolto l’evento è stato il Teatro Rosini che si trova nella Rocca nel centro storico di Lucignano che è stato recuperato proprio grazie alle risorse stanziate dal bando regionale per la rigenerazione urbana rivolto ai comuni sotto i 15mila abitanti.

Attualità/ Orizzonti, storie di rigenerazione urbana e sociale

Orizzonti, storie di rigenerazione urbana e sociale: il trailer

“Orizzonti – storie di rigenerazione urbana e sociale” il nuovo format video curato da intoscana.it destinato al racconto delle azioni e dei progetti di rigenerazione urbana intraprese dalla Regione Toscana.

Ven 15 Novembre, 2024

C’è una linea che corre lungo tutta la Toscana, dalle grandi città d’arte ai borghi più autentici e inesplorati. Una linea che collega la costa alle montagne, attraverso pianure e colline. Che connette strade, storie, donne, uomini e giovani. E’ la rigenerazione urbana.

Una linea che restituisce spazi sociali alle comunità; che lega luoghi urbani e rurali; che valorizza il patrimonio ambientale, paesaggistico e lo rende a misura d’uomo; che offre a imprese e territori la possibilità di cogliere le sfide del futuro. E’ una Toscana diffusa che non lascia indietro nessuno. E che continua a lavorare, giorno dopo giorno, per guardare sempre oltre il limite. Verso nuovi orizzonti.

Enogastronomia/

Osterie d’Italia 2025: la guida di Slow Food incorona la ristorazione toscana di qualità

Presentata oggi in Consiglio regionale a Firenze la guida dedicata ai locali più autentici: 27 quelli in Toscana premiati con il massimo riconoscimento, la Chiocciola

Gio 14 Novembre, 2024

La Toscana è la terza regione più premiata nella Guida Slow Food Osterie d’Italia 2025 dedicata alla ristorazione più autentica e di qualità: dei 324 locali italiani che hanno ricevuto il massimo riconoscimento della Chiocciola, assegnato alle insegne che si contraddistinguono per l’eccellente proposta, l’ambiente, la cucina e l’accoglienza, ben 27 si trovano in Toscana.
La guida è stata presentata oggi in Consiglio regionale a Firenze in un evento dedicato alla ristorazione toscana d’eccellenza, che ha visto protagonisti anche alcuni degli osti segnalati nella pubblicazione.

Enogastronomia/

La Finocchiona Igp al debutto sul mercato Usa dal 2025

Crescente la richiesta anche sui mercati esteri di un prodotto che è sinonimo di territorio e di sostenibilità ambientale

Gio 14 Novembre, 2024

La Finocchiona Igp è la regina dei salumi toscani. Nella gastronomia spicca per sapore, profumi e unicità. Merito delle carni di genealogia italiana certificata, della consistenza morbida, della ricetta artigianale tramandata di padre in figlio nelle aziende consorziate.

A fare la differenza è però l’inconfondibile aroma di finocchio. Vero e proprio marchio di fabbrica di un prodotto Igp unico sotto tutti i punti di vista. Durante il recente Buy Food il consorzio ha illustrato, nel corso di una visita alla Salumeria di Monte San Savino, come nasce la Finocchiona Igp e quali sono le sue peculiarità.

Un salume che esprime al meglio il Valdarno e svolge un ruolo importante nella salvaguardia della biodiversità in Toscana. In questa direzione va il progetto di sostenibilità che punta sulle api per impollinare i fiori di finocchio e salvaguardare così la biodiversità del territorio.

Un elemento ulteriore per dare valore a un prodotto sempre più apprezzato anche all’estero, a dimostrazione che è un autentico ambasciatore del territorio. La domanda crescente non fa che confermarlo e dal 2025 si attende l’ingresso delle prime finocchione Igp sul mercato degli Stati Uniti.

Enogastronomia/

Le prospettive del Marrone di Caprese Michelangelo dopo la Dop

L'impegno dei 130 soci produttori della cooperativa agricola forestale Valle Singerna per valorizzare il prodotto

Gio 14 Novembre, 2024

Caprese Michelangelo è universalmente noto per avere dato i natali a uno dei più grandi artisti del Rinascimento. In quest’angolo della Valtiberina Toscana sono però abituati al bello e soprattutto ai capolavori anche in natura.

Caprese è sempre stato un paese vocato alla castanicoltura da secoli per non dire millenni e conosciuto per la qualità dei suoi marroni. Oggi a portare avanti questa tradizione è la cooperativa agricola forestale Valle Singerna. Sono circa 130 i soci produttori che conferiscono i loro marroni in azienda per avviarli alla lavorazione della farina e alla commercializzazione.

Purtroppo la produzione è calata tra spopolamento del paese, stagioni avverse ed eventi patogeni. Negli anni Cinquanta si producevano 7-8000 quintali di marroni, oggi un’annata media arriva su 2000-2500 quintali, ben lontani dalle quantità di un tempo. Negli anni del cinipide si era scesi sotto i 300 quintali e la produzione era stata quasi azzerata.

La cooperativa agricola forestale Valle Singerna e in generale i produttori della zona, come emerso nel corso dell’ultimo Buy Food, hanno raddoppiato gli sforzi per il rilancio del prodotto. Puntando proprio sulla Dop e adoperandosi per mantenere i castagneti sempre in ordine.

Attualità/

La Sala del Gonfalone del palazzo del Pegaso ritrova i colori originali

Mazzeo: "Orgoglioso di essere tornati a investire sui palazzi delle istituzioni. Adesso vigliamo aprire il palazzo ai cittadini e alle cittadine"

Mer 13 Novembre, 2024

La sala del Gonfalone nella sede del Consiglio regionale a Firenze, così chiamata per la presenza del Gonfalone, simbolo della Regione Toscana, per volere dell’assemblea e sotto la supervisione della Soprintendenza di Firenze, è stata restituita ai fasti settecenteschi,  con un’opera di restauro che ha portato al recupero dei colori originali. Non solo: sono stati ritrovati anche ulteriori decori nei sovrapporta. “Un lavoro di grande importanza, non per noi ma per i cittadini” ha commentato il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo

Innovazione/

I servizi online della PA per tutti a Pistoia con il nuovo Punto Digitale Facile

Apre oggi il nuovo sportello presso il Centro Anziani di Montoliveto, gestito dalla Fondazione Sant'Atto insieme a Ceis, Anteas e Auser

Mer 13 Novembre, 2024

È aperto da oggi presso il Centro Anziani di Monteoliveto, in via Bindi 16, il primo Punto Digitale Facile di Pistoia, dove i cittadini in difficoltà ad accedere alla Rete e ai servizi online della pubblica amministrazione potranno accedere per ricevere un aiuto qualificato.

Il centro, gestito dalla Fondazione Sant’Atto con i partner Ceis, Anteas e Auser, è aperto ogni lunedì martedì giovedì e sabato dalle 9 alle 13 e il mercoledì e il venerdì dalle 14 alle 18.

Qui è infatti possibile ad esempio attivare la Carta d’identità elettronica o lo Spid, accedere ai servizi digitali sanitari regionali a partire dalla tessera sanitaria, attivare e consultare il proprio fascicolo sanitario elettronico, prenotare esami e prestazioni attraverso il Centro unico di prenotazione (Cup), ma anche prenotare appuntamenti in Questura per il passaporto, accedere ai servizi digitali scolastici e molto altro.

“La Regione Toscana con approccio inclusivo prosegue la sua campagna per ridurre il divario digitale – sottolinea l’assessore alle infrastrutture digitali e ai rapporti con gli enti locali, Stefano Ciuoffoi Punti digitali facili (Pdf) svolgono un’azione concreta e inclusiva che la Regione Toscana mette in campo per ridurre il divario digitale che colpisce in particolare gli strati più fragili della nostra società. Investire nell’alfabetizzazione digitale significa anche ridurre la distanza tra Pubblica amministrazione e cittadino, apportando significative semplificazioni nella vita quotidiana di ciascuno di noi.”

I Pdf sono un servizio finanziato grazie ai fondi dell’Unione Europea e fanno parte del Programma “Repubblica digitale” del Dipartimento per la trasformazione digitale. Con il primo bando in Toscana sono già stati individuati, attraverso gli enti locali, ben 119 punti, mentre grazie al secondo bando che era rivolto agli enti del terzo settore, la Regione conta di raggiungere la quota complessiva di 169 centri. L’obiettivo è raggiungere 136mila cittadini toscani entro la fine del 2025.

Ambiente/

Riconoscimento al Centro Sub Alto Tirreno: campioni di fotografia e di cultura ambientale

Il Consiglio regionale della Toscana ha premiato il Centro Sub Alto Tirreno di Massa per l'eccezionale impegno tecnico e sportivo. Le foto pluripremiate saranno esposte in una mostra a Palazzo del Pegaso

Mer 13 Novembre, 2024

Il Consiglio regionale della Toscana ha premiato il Centro Sub Alto Tirreno di Massa con una targa, riconoscendo non solo il suo eccezionale impegno tecnico e sportivo, che ha portato il team a vincere per tre anni consecutivi il titolo italiano di fotografia subacquea, ma anche i suoi oltre 40 anni di attività sociale e educativa sul territorio.

A consegnare il riconoscimento, nella sala Fanfani di Palazzo del Pegaso, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, accompagnato dai consiglieri Vincenzo Ceccarelli e Giacomo Bugliani e dai sindaci di Massa e Lastra a Signa.

Il Centro Sub Alto Tirreno di Massa è una realtà importante non soltanto per le attività e i risultati che ottiene in campo sportivo ma anche nel sociale, con tante iniziative dedicate anche ai bambini e apprezzate da tutta la comunità. Una realtà che viene riconosciuta non solo per i grandi successi nella fotografia subacquea, ma anche per l’alto valore culturale e la funzione didattica che svolge nel territorio toscano.

I fotografi subacquei Francesco Visintin e Stefano Cerbai, pluricampioni italiani, hanno concluso la cerimonia mostrando alcuni degli scatti che li hanno portati a vincere i titoli nazionali dal 2022 al 2024, scatti che entreranno a far parte di una mostra in Consiglio regionale il prossimo anno.

intoscana
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