Video
Descrizione
La carica delle 116 aziende toscane più innovative per il premio Primavera d’Impresa
Il concorso organizzato dalla cooperativa Crisis si chiuderà a Firenze il 14 e 15 giugno: prima della premiazione, dibattiti e incontri. Giani: "Valorizzare le eccellenze"
Sono 116 progetti imprenditoriali candidati al premio Primavera d’Impresa 2022, concorso organizzato dalla cooperativa Crisis, rivolto a micro, piccole e medie imprese che sono diventate più competitive grazie a idee innovative che hanno cambiato il business. I candidati rappresentano aziende che insieme hanno oltre 74 milioni di euro di fatturato e danno lavoro a 1.096 dipendenti.
La premiazione avverrà durante l’evento conclusivo dell’edizione 2022 di Primavera d’Impresa che si terrà, di nuovo in presenza, il 14 e 15 giugno al Palazzo Congressi di piazza Adua a Firenze. L’evento è stato presentato nella sede della Regione, con il presidente Eugenio Giani.
Potrebbe interessarti anche
Premio Vallombrosa, la terna dei finalisti: la premiazione il 18 giugno all’Abbazia
"Resto qui” di Marco Balzano, “L’ambasciatore delle foreste” di Paolo Ciampi e “L’atlante dell’insolito” di Vanessa Marenco sono i candidati dell’ottava edizione dell'evento promosso dal Rotary Club Firenze Valdisieve
La terna dei candidati è stata ufficializzata in Regione, alla presenza del presidente Eugenio Giani. I libri sono stati selezionati fra una rosa di dodici testi, proposti da librerie indipendenti fiorentine, sul tema dell’ambiente.
“Il Rotary – ha detto il presidente Eugenio Giani – con il premio Vallombrosa, giunto ormai alla sua ottava edizione, riesce a esprimere qualcosa che è sinergico all’obiettivo della Regione Toscana: valorizzare Vallombrosa, punto di riferimento per secoli di una montagna fiorentina che esprimeva contenuti di spiritualità e religione e contemporaneamente luogo di villeggiatura che riusciva a portare personalità da tutta Italia e dall’Europa”
Potrebbe interessarti anche
A Castelnuovo d’Avane “Pietra Sublime” il Simposio Internazionale di Scultura
La cerimonia di apertura del Simposio è prevista il 19 giugno alle 17 nel viale d’accesso al Borgo di Castelnuovo d’Avane, esattamente dove lavoreranno gli scultori, mentre l’inaugurazione delle opere è in calendario per il 3 luglio alle ore 22 e sarà preceduta da una cena-raduno dedicata ai vecchi e nuovi abitanti della Valle delle Miniere
Otto scultori e scultrici provenienti da varie parti del mondo stanno per raggiungere Caviglia in provincia di Arezzo, dove prenderanno parte a “Pietra Sublime” il terzo Simposio Internazionale di Scultura Monumentale che si terrà il prossimo 19 giugno a Castelnuovo d’Avane.
Le statue che realizzeranno verranno realizzate e collocate in modo da creare una vera e propria galleria a cielo aperto, lungo la via d’accesso al paese che in futuro si appresta a divenire uno dei centri culturali di eccellenza non solo della Toscana ma dell’Italia intera.
Il borgo infatti è stato già scelto e premiato dalla vincita del bando regionale che farà confluire a Castelnuovo 20 milioni di euro per la rinascita della località oggi in stato di abbandono.
Il Simposio “Pietra Sublime” rappresenta un nuovo passo verso la trasformazione che il territorio di Cavriglia sta subendo in questi anni, grazie ai molti progetti che stanno nascendo come: il recupero naturalistico dell’area mineraria, la realizzazione di un campo da Golf a 18 buche, nuove piste ciclabili tra cui la ciclopista che collegherà il Valdarno al Chianti e il progetto del Parco dello Sport.
Potrebbe interessarti anche
Il vino nella storia, alla scoperta della tradizione delle famiglie Frescobaldi e Verrazzano
Insieme alla vice presidente della Regione Toscana andiamo alla scoperta di due grandi aziende di antiche origini: Frescobaldi e Verrazzano
Nel castello di Verrazzano, tra le colline di Greve in Chianti, ci sono incastonate tre delle pietre utilizzate per costruire il noto ponte in onore di quel Giovanni che per primo solcò le acque della baia di New York.
Spostandoci da una all’altra delle varie tenute Frescobaldi è possibile ripercorrere la storia di Firenze e della Toscana, una storia che corre indietro fino al 1850 quando con mille fiorini d’argento un antenato iniziò a coltivare varietà allora sconosciute in Toscana, come il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Cabernet Franc e il Petit Verdot.
Due grandi aziende. Due grandi famiglie di antiche origini. La vice presidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, ha fatto visita alle tenute Frescobaldi e al castello di Verrazzano due realtà agricole di grande prestigio e importanza per il territorio che portano avanti un’eredità che è sinonimo di eccellenza non solo nella produzione vitivinicola di qualità.
Potrebbe interessarti anche
52 anni fa nasceva la Regione: la festa per la prima elezione del 1970
Dopo mezzo secolo, torna la celebrazione: un convegno sull'automia differenziata con il presidente Giani, Vannino Chiti e la ministra Gelmini e una mostra per ricordare quel 7 e 8 giugno
A distanza di 52 anni da quelle prime elezioni che, il 7 e l’8 giugno del 1970, hanno sancito l’esordio delle Regioni, la Toscana celebra questa ricorrenza con un convegno sulle prospettive del regionalismo con l’autonomia differenziata e una mostra.
Potrebbe interessarti anche
Digitale e pubblica amministrazione: ad Arezzo si presentano le buone pratiche per il PA Social Day
Tra i protagonisti: il Comune di Arezzo con Whatsapp utilizzato per dialogare con i cittadini, il Comune di Livorno per il riuso efficace di software open source e la Regione Toscana, dal cloud alla app Toscana Salute
Ha fatto tappa ad Arezzo, nella Sala Grande del Palazzo Vescovile, la quinta edizione del PA Social Day. Una lunga maratona live, che ha coinvolto 18 città diverse oltre ad Arezzo per la Toscana, promossa da PA Social, la prima associazione dedicata alla comunicazione e informazione digitale. Questa è stata l’occasione per parlare di social, chat, intelligenza artificiale, PNRR e per fare il punto sullo stato di salute del digitale nella nostra regione.
Potrebbe interessarti anche
“Piano Regionale Cinema e Immagini”, presentato il progetto per le scuole toscane
La presentazione delle linee guida per il cinema a scuola per gli anni 2022-2023, a cura dell'Ufficio Scolastico Regionale della Toscana, si è tenuta lunedì 6 giugno al Teatro della Pergola
Nel corso della conferenza di servizio rivolta ai dirigenti scolastici, un particolare focus è stato dedicato al lavoro del programma di educazione all’immagine di Fondazione Sistema Toscana, Lanterne Magiche, che ogni anno coinvolge oltre 300 istituti scolastici della Regione.
Potrebbe interessarti anche
L’arte del futuro in mostra a Palazzo Strozzi con “Let’s Get Digital!”
Fino al 31 luglio nel cortile e negli spazi della Strozzina in mostra le opere NFT degli artisti contemporanei che stanno rivoluzionando il collezionismo mondiale
Fino al 31 luglio 2022 Fondazione Palazzo Strozzi ospita l’arte del futuro con Let’s Get Digital! un nuovo progetto espositivo che porta a Firenze artisti contemporanei che con gli NFT stanno rivoluzionando il collezionismo mondiale.
Cosa sono gli NFT? Si tratta di Non Fungible Token cioè certificati di autenticità digitali, smart contract unici non duplicatili e non falsificabili grazie alla blockchain, in parole povere pezzi unici collezionabili (immagini, video o qualsiasi contenuto digitale) che stanno ridefinendo i concetti di unicità e valore di un’opera d’arte.
Palazzo Strozzi propone un percorso tra installazioni digitali ed esperienze multimediali create da artisti che esprimono le nuove e poliedriche ricerche della Crypto Art, uno sguardo su un movimento ancora in piena evoluzione e trasformazione che sta aprendo nuove dimensioni di interazione tra reale e digitale.
Potrebbe interessarti anche
“Il risveglio della natura”: a Lucca le sculture monumentali di Pablo Atchugarry
Da giugno a settembre 45 grandi sculture dell'artista uruguayano invaderanno le mura cinquecentesche, le strade, i sagrati e due sedi espositive
Marmi che sembrano librarsi verso il cielo, bronzi e anche opere lignee in dialogo con la tradizione culturale, storica e artistica della Toscana di origini pre romane.
In tutto 45 grandi sculture monumentali realizzate dall’importante artista uruguayano Pablo Atchugarry, saranno ospitate a Lucca per la mostra diffusa, intitolata “Il risveglio della Natura”.
Le opere del grande scultore invaderanno tutta la città di Lucca, saranno collocate all’interno della cerchia muraria cinquecentesca, le vie del centro, i sagrati delle chiese più importanti e due sedi espositive indoor: la chiesa dei Servi e il Palazzo delle Esposizioni che saranno aperte fino al 4 settembre.
L’allestimento in esterno proseguirà fino al 30 settembre e coinvolgerà cinque piazze della città, nei principali luoghi d’interesse del centro storico: piazza San Martino, l’Agorà, piazza San Michele, Porta San Pietro, e sulle mura in corrispondenza del baluardo di San Frediano.
Potrebbe interessarti anche
Viaggi/ E via andare...
E via andare da Pedona a Camaiore
La torta di pepe, il pecorino scoppolato e le antiche tradizioni, un viaggio tra il centro storico di Camaiore e uno dei suoi splendidi borghi collinari che guardano il mare e le Apuane: Pedona. Persone, prodotti, luoghi, un itinerario di incontri ed emozioni
Il viaggio di Benedetto Ferrara e Simona Bellocci tra i borghi toscani fa tappa a Pedona, borgo delle colline camaioresi dove soggiornò anche Fabrizio De Andrè. Un itinerario tra i sapori e gli eventi della tradizione, a partire dalla torta di pepe di Camaiore (amata da Jodie Foster) per arrivare al suggestivo scenario della Triennale del Gesù morto, con il centro storico illuminato e la processione in notturna
Potrebbe interessarti anche
Orchestra della Toscana, 15 concerti per la nuova stagione: omaggi a Pasolini e Berio
Il programma - con eventi per Natale, Carnevale e Pasqua - prenderà il via ad ottobre con il concerto inaugurale di James Conlon e vedrà un calendario ricchissimo che porterà in Toscana maestri e solisti da tutto il mondo
Da lunedì 6 giugno parte la campagna di abbonamenti per la 42esima stagione concertistica dell’Orchestra della Toscana, il programma presentato al Teatro Verdi di Firenze sarà il primo dopo due anni di pandemia e vede la direzione artistica del maestro Daniele Rustioni che per la prima volta sarà affiancato da Daniele Spini uno dei direttori d’orchestra più importanti d’Italia.
La stagione prenderà il via venerdì 21 ottobre con il concerto inaugurale di James Conlon e vedrà un programma ricchissimo che porterà in Toscana maestri e solisti che mai o di rado qui si sono ascoltati. Per molti è la prima volta in Italia. Giovani uomini e giovani donne che si sono fatti notare in prestigiose competizioni internazionali.
Non mancano in stagione le produzioni dedicate al presente con la commissione a Renato Miani di un pezzo dedicato a Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita e l’omaggio a Luciano Berio nei vent’anni della morte del grande compositore toscano che è stato fondatore e direttore artistico dell’ORT e che vedrà in chiusura di stagione sul podio Andrea Battistoni il 23 maggio 2023.
Potrebbe interessarti anche
Un piano da 71 milioni di euro contro la povertà in Toscana
Per aiutare le oltre 75mila famiglie in difficoltà economica, aumentate nel corso della pandemia, arriva un pacchetto di interventi triennali
Per aiutare le 57.767 famiglie toscane in povertà (dato 2020) la Regione ha varato un piano da 71 milioni di euro in 3 anni (2020-2023), che andrà a intervenire sulle fasce più povere della popolazione, che sono cresciute durante la pandemia.
Il pacchetto di iniziative regionali – che attingono alla risorse del Fondo nazionale per la povertà predisposto dal Governo – punta a ridurre le cause dell’impoverimento e sostenere le persone nel percorso di uscita dalla marginalità.
“Questo piano – ha evidenziato il presidente della Regione, Eugenio Giani – ha la finalità di condurre le fasce più deboli della nostra popolazione oltre le difficoltà maturate negli anni della pandemia. Nell’ultimo biennio le iniziative messe in atto hanno permesso di attutire fortemente le conseguenze sociali di questa emergenza, ma per molte famiglie è stata comunque una fase difficile. Con il piano approvato abbiamo voluto proiettarci oltre questa emergenza, dando una risposta strutturale e articolata al problema povertà, sotto tutti i suoi aspetti, dall’assistenza socio-sanitaria all’inclusione socio-lavorativa, dalle politiche abitative a quelle educative, con una attenzione particolare ai più indigenti e ai senza dimora”.
Potrebbe interessarti anche
Terre degli Uffizi: la tavola di Nicolas Froment torna nel monastero di Bosco ai Frati
La quarta tappa del progetto degli Uffizi Diffusi riporta fino al 6 novembre il Trittico raffigurante le Storie di Lazzaro, Marta e Maria nel luogo di culto che per tanto tempo era stato la sua ‘casa’
Dopo oltre 200 anni il capolavoro del pittore quattrocentesco Nicolas Froment torna nel convento di Bosco ai Frati a San Piero a Sieve che lo aveva accolto per secoli
La quarta tappa del progetto Terre degli Uffizi riporta fino al 6 novembre il Trittico raffigurante le Storie di Lazzaro, Marta e Maria nel luogo di culto che per tanto tempo era stato la sua ‘casa’.
La pala d’altare è datata 1461 ed era stata commissionata dal vescovo Francesco Coppini che è raffigurato in preghiera davanti alla Vergine, sulla parte posteriore di una delle ante.
Al centro è raffigurato Gesù che resuscita Lazzaro. Il risorto, con il corpo ormai in decomposizione, si erge dal sepolcro, sotto lo sguardo delle sorelle Marta e Maria, che hanno il viso bagnato di lacrime.
La tavola si caratterizza per la meticolosa rappresentazione delle vesti, degli oggetti, con dettagli curiosi come quello della mosca sulla tavola apparecchiata che trasformano il racconto sacro in una continua fonte di meraviglie; inoltre i paesaggi sullo sfondo evocano il mondo fiabesco delle corti nordeuropee del XV secolo.
Nell’estate dell’anno stesso in cui l’opera fu realizzata, Coppini fu richiamato a Roma dal papa, con l’accusa di reati politici e simonia. Condannato, venne privato dei suoi titoli e i suoi beni confiscati.
l dipinto entrò così in possesso della famiglia Medici e fu poi donato ai frati francescani di Bosco ai Frati, dove rimase fino alla soppressione del convento, in epoca napoleonica. Agli Uffizi arrivò nel 1841.
Potrebbe interessarti anche
La regina della notte: il romanzo d’esordio di Francesco Pasqualetti
In questo thriller storico politico i misteri di Pietro Leopoldo di Toscanq
C’è un libro che racconta il sogno di Caterina la Grande. La musica di Mozart e Cimarosa. La storia d’Europa e quella del Granducato di Toscana che si intrecciano in una profezia scritta col sangue. È la storia della Regina della notte, il primo libro del direttore d’orchestra Francesco Pasqualetti per Rizzoli Historie, un mix potente tra romanzo storico e thriller politico, immerso tra musica e diplomazia nelle corti europee di fine settecento, presentato in Consiglio regionale della Toscana.
Le pagine de “La Regina della Notte” ci portano nella Vienna del 1792. Sull’Europa illuminata dalle idee della rivoluzione francese si allunga l’ombra di una donna diabolica, sublime e dal carisma irresistibile: è Caterina II di Russia, la potente zarina che insieme all’imperatore Giuseppe II d’Austria sogna di riportare alla luce l’Impero romano d’Oriente. Un sogno ai limiti dell’immaginabile che Caterina la Grande, volitiva e spietata, è disposta a inseguire seminando il terrore e manipolando diplomatici e artisti come pedine su una scacchiera. È qui che troviamo un grande personaggio che ha fatto la storia della Toscana: il Granduca Pietro Leopoldo.
Dirigendo i suoi personaggi sul palcoscenico di un’Europa in fiamme, Francesco Pasqualetti ci svela un legame tra musica e potere molto più profondo di quello che si possa immaginare. Due morti improvvise e quasi all’unisono, quella di Mozart e di Pietro Leopoldo il granduca innovatore, che ricordiamo ogni 30 novembre con la Festa della Toscana per essere stato il primo ad abolire la pena di morte e proiettare la Toscana nel futuro, come terra dei diritti.
“La Regina della Notte” è un romanzo storico che può aiutarci a leggere il presente dell’Europa, attraversata da venti di guerra con il conflitto tra Russia e Ucraina.
Potrebbe interessarti anche
Attualità/ Muoversi in Toscana
Da Pisa a Rio Marina, la Regione Toscana stanzia 21 milioni di euro per due interventi di viabilità
Realizzata la nuova tangenziale nord di Pisa e ripristinata la sp 26 all'Elba, colpita da alcuni smottamenti. Interventi diversi, ma mirati a ricucire la Toscana diffusa
Via libera dalla Regione Toscana a due importanti interventi per la viabilità provinciale. Il primo interessa Pisa e permetterà di realizzare, grazie ad un investimento complessivo di 21 milioni di euro tra fondi di coesione, regionali e provinciali, la tangenziale nord di Pisa che collegherà la Madonna dell’Acqua, Cisanello e il nuovo ospedale.
Il secondo intervento da circa 280 mila euro garantirà il ripristino della strada provinciale 26 che collega Rio nell’Elba a Rio Marina collassata in alcuni punti per degli smottamenti. Due interventi molto diversi tra loro ma che hanno il comune obiettivo, come sottolineato dal presidente Giani, di modernizzare tratti stradali più o meni trafficati così da collegare e far sentire più vicini i grandi e i piccoli centri della Toscana diffusa.
Potrebbe interessarti anche
“Io alla tua età”, la serie tv d’animazione di Rai Gulp protagonista dell’evento Lanterne Magiche
Al cinema La Compagnia, martedì 31 maggio, la visione di alcuni episodi e il laboratorio sull'animazione rivolto ai bambini delle primarie e secondarie di pirmo grado
La serie, visibile anche su Rai Play, è co-prodotta dallo studio MoBo Digital Factory e Rai Ragazzi, insieme a France Télévisions e Monello Productions, con il sostegno di Toscana Film Commission nell’ambito del programma Sensi Contemporanei Toscana per il cinema
Potrebbe interessarti anche
Attualità/ Muoversi in Toscana
Massa Carrara si prepara all’estate potenziando i collegamenti
Un servizio pensato per i tanti turisti e per i cittadini di questa parte di Toscana. In vigore fino ad agosto una linea notturna verso la Versilia e una da Massa alle Alpi Apuane
Servizio autobus ampliato, linee aggiuntive e orari estesi sono questi gli elementi messi in campo dalla Provincia di Massa Carrara, con i comuni di Massa, Carrara e Montignoso insieme ad Autolinee Toscane per vivere la stagione estiva e la vita notturna lungo la Costa Apuana e la Versilia in tranquillità e sicurezza lasciando l’auto privata a casa per il mezzo pubblico.
Due i servizi introdotti, che resteranno in vigore fino alla fine di agosto. Il primo permette di salire da Massa fino alle Alpi Apuane, il secondo è un collegamento notturno da Marina di Massa fino a Forte dei Marmi e ritorno.
Grazie a questa collaborazione, si ampliano così i servizi di trasporto pubblico per i cittadini e i turisti di questa parte di Toscana, un ulteriore incentivo alla ripresa dopo la pandemia e al potenziamento dell’offerta turistica sia verso il mare che per la montagna.
Potrebbe interessarti anche
Da Suvereto a Bolgheri, viaggio nel mondo del vino
Dal Consorzio Suvereto Wine e dall'azienda biodinamica Casadei all'incontro con Alessandro Fuselli, a Bolgheri: focus su alcune realtà del vino toscano
Biodinamica, sperimentazione in vigna, innovazione e tutela della biodiversità: le anime dell’agricoltura si fondono in questo racconto, frutto della visita della vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi a Suvereto, Castagneto Carducci e Bolgheri
Potrebbe interessarti anche
Una nuova stagione concertistica per gli Amici della Musica a caccia di un pubblico giovane
Il cartellone realizzato sotto la guida del nuovo direttore artistico il pianista Andrea Lucchesini prevede 66 concerti con la presenza di alcuni dei maggiori interpreti della musica classica internazionale, quest'anno si inaugurano due nuovi cicli pensati per intercettare un pubblico nuovo
Dopo due anni difficili a causa della pandemia è stata presentata a Firenze al Teatro della Pergola la stagione concertistica 2022-2023 degli Amici della Musica.
Il cartellone realizzato sotto la guida del nuovo direttore artistico il pianista Andrea Lucchesini prevede 66 concerti con la presenza di alcuni dei maggiori interpreti della musica classica internazionale.
La stagione prenderà il via sabato 15 ottobre al teatro della pergola con l’Orchestra Giovanile Italiana affiancata dal violinista Julian Rachlin e vede tra gli ospiti più importanti alcuni debutti assoluti come i pianisti Andras Shif, Grigory Sokolov, Piotr Anderszewski, Leif Ove Andsnes e Paul Lewis, ma anche alcune giovani promesse come Yuliana Avdeeva vincitrice del premio Chopin 2010.
La nuova stagione concertistica degli Amici della Musica vuole sempre di più attrarre anche i giovanissimi nel mondo della musica classica e lo farà con la sesta edizione del Fortissimo Firenze Festival dal 16 settembre al 9 ottobre con concerti itineranti dei giovani talenti italiani che coinvolgerà attivamente anche gli studenti dei licei fiorentini impegnati in un progetto di alternanza scuola-lavoro.
Infine un’altra novità della nuova edizione è il progetto Artisti in classe che porterà i musicisti negli istituti superiori fiorentini per incontrare i ragazzi e raccontare la loro musica.
Potrebbe interessarti anche
L’Altare di San Jacopo in mostra a Roma grazie alle foto di Nicolò Begliomini
Fino al 9 ottobre una grande mostra fotografica è ospitata nei locali del Santuario Pontificio della Scala Santa, a San Giovanni in Laterano grazie alla collaborazione tra Giorgio tesi Group e la Diocesi di Pistoia
Il prezioso altare argenteo di San Iacopo, conservato nella cattedrale di San Zeno a Pistoia e considerato il più grande manufatto di oreficeria sacra del Medioevo europeo sarà protagonista grazie alle fotografie di Nicolò Begliomini di una importante mostra immersiva ospitata a Roma nei locali del Santuario Pontificio della Scala Santa, a San Giovanni in Laterano fino al 9 ottobre.
L’esposizione è caratterizzata da light box di grande formato, che riproducono le immagini di Nicolò Begliomini, accompagnate dai testi di Lucia Gai, e una riproduzione in scala reale dell’altare nella sua totalità.
La mostra è anche l’occasione per mostrare a pellegrini e visitatori di tutto il mondo le bellezze e i tesori di Pistoia, e per ricordare il rapporto secolare che dal 1145, anno dell’arrivo di una reliquia di San Giacomo il Maggiore, lega la città toscana a Santiago de Compostela.
Per custodire il frammento osseo del santo, fu pensato e realizzato l’altare argenteo, la cui lavorazione ha coinvolto ben cinque generazioni di orafi, dal Duecento al Quattrocento.